Debora Faravelli Andrea Causin, uno degli ex esponenti di Forza Italia espulso dal partito dopo aver votato la fiducia al governo Conte, ha rivelato di aver avuto una telefonata con Conte, che lo ha chiamato personalmente, prima del voto in Aula.
La telefonata tra Causin e Conte prima della fiducia
La dichiarazione è giunta sulle pagine del Corriere della Sera, a cui il senatore ha spiegato che il Premier lo ha contattato “perché c’era un appello del Presidente della Repubblica“. Anche se non ha reso noti i contenuti della chiamata, è probabile che il capo del governo abbia fatto leva sul senso di responsabilità e costruzione di cui ha parlato in entrambi i discorsi alle Camere.
L’ex forzista, ma anche ex democratico ed ex esponente di Scelta Civica, ha poi definito sofferta la decisione di votare la fiducia all’attuale esecutivo che ora, consapevole della debolezza della maggioranza, si sta apprestando a cercare nuovi senatori a suo sostegno. Una scelta che però si è sentito in dovere di compiere da “ragazzo semplice, di campagna, che ha la fortuna di stare nelle istituzioni” perché “di fronte a questa pandemia bisogna fare un passo in avanti“.
Causin ha infine commentato l’espulsione da Forza Italia annunciata pochi minuti dopo la sua votazione. “Mi pare ovvia, ma per fortuna i partiti sono morti e io sono ancora vivo“. Stessa sorte anche per la collega Mariarosaria Rossi, vicina a Berlusconi in passato che ora non siederà più tra le fila azzurre. Il vicepresidente Antonio Tajani ha infatti ritenuto che votare con il governo in questo caso non sia stata una questione di coscienza.
