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Caso Regeni, Mattarella: "L'Egitto dia una adeguata risposta per la verità"

Caso Regeni Mattarella

Mattarella si auspica una piena e adeguata risposta dell'Egitto sul caso Regeni: le parole a cinque anni dalla sua scomparsa.

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella si è auspicato che l’Egitto dia una piena ed adeguata risposta per far emergere la verità sul caso di Giulio Regeni, studente sequestrato e ucciso a Il Cairo nel 2016. Le parole del Presidente giungono nel quinto anniversario dell’invio dell’ultimo sms da parte del giovane, il cui cadavere con segni di tortura venne trovato nove giorni dopo.

Mattarella sul Caso Regeni

Dopo che l’azione della Procura della Repubblica di Roma, ha sottolineato Mattarella, ha portato a conclusione indagini che hanno individuato un quadro di gravi responsabilità da accertare presto in un processo, “ci attendiamo piena e adeguata risposta da parte delle autorità egiziane, sollecitate a questo fine, senza sosta, dalla nostra diplomazia“. Un caso, quello di Regeni, che ha inflitto una ferita assai profonda nell’animo di tutti gli italiani.

Ha quindi espresso solidarietà e vicinanza ai genitori della vittima che, in questi cinque anni di dolore, hanno utilizzato tutte le loro forze per ottenere la verità, chiedere la ricostruzione delle responsabilità e lottare per la vittoria della giustizia. Ha poi rinnovato l’auspicio di un impegno comune e convergente per giungere alla verità e punire chi si è macchiato di un crimine tanto grave. Ribadendo che si tratta di un impegno responsabile, unanimemente atteso dai familiari, dalle istituzioni della Repubblica e dall’intera opinione pubblica europea.

A distanza di cinque anni, la verità sull’assassinio del ricercatore friulano è infatti ancora lontana nonostante il lavoro della magistratura e l’impegno del governo. Il 29 aprile 2021 è attesa l’udienza preliminare davanti al gup di Roma per i quattro agenti dei servizi segreti accusati del sequestro, delle torture e dell’omicidio dello studente.