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Lombardia zona rossa, l'email che smentisce Fontana

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L'email che smentisce Fontana e fa chiarezza sulla questione della Lombardia zona rossa e sul calcolo dell'indice Rt.

La questione legata all’errore nell’assegnazione della zona rossa alla Regione Lombardia continua ad arricchirsi di nuovi dettagli. Il presidente Attilio Fontana aveva accusato il ministero di aver voluto rigirare la questione a proprio favore, cercando di dare la colpa alla Regione e alla sua macchina amministrativa. Brusaferro, a capo dell’Iss, aveva invece sottolineato la trasparenza dei dati e come questi fossero e siano facilmente consultabili negli appositi siti di riferimento. Ora una email rintracciata dal Tg3 sembrerebbe far luce sulle responsabilità, che sarebbero della Regione.

Lombardia zona rossa, Fontana e la email

“Quando ci hanno chiesto di riconoscere un errore che non era nostro, mi sono davvero… Meglio: sono rimasto perplesso”, così Fontana al Corriere della Sera. “Non si può venirci a chiedere abiure – aggiunge – quando la vicenda è venuta fuori solo per il nostro intervento. C’è troppo caos intorno a questa storia, qualche preoccupazione da parte del governo deve esserci altrimenti non si comprenderebbe lo spiegamento di forze contro la Lombardia: scienziati, politici di prima schiera…”. Nel frattempo l’ex ministro Toninelli ha annunciato un question time contro la Lombardia e, come si diceva, è venuta fuori una mail.

Nello specifico, stando a quanto riportato dal Tg3 Regione, ci sarebbe una mail inviata dal direttore generale Welfare del Pirellone, Marco Trivelli, al presidente dell’istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro per chiedere proprio una revisione dell’indice Rt. Nel corpo si legge: “Con la presente a seguito dell’odierna interlocuzione, si richiede che venga eseguito un calcolo dell’indice Rt sintomi recependo le modifiche definite a livello tecnico relative al conteggio dei pazienti guariti e deceduti”. Parole quanto mai chiare, che smentirebbero quanto sostenuto da giorni da Fontana ovvero che sia stato l’Iss a chiedere che i dati venissero aggiornati.