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Renzi a Riad durante la crisi di governo per una conferenza

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Crisi di governo: Renzi oggi a Riad per una conferenza, sarebbe tornato di fretta per le consultazioni.

In Italia questa mattina, 26 gennaio, è stata aperta ufficialmente la crisi di governo con le dimissioni presentate dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Una mossa necessaria per l’esecutivo per provare a riorganizzarsi dopo lo strappo alla maggioranza della settimana scorsa messo in atto dall’alleato di governo Italia Viva. Protagonista della vicenda è stato Matteo Renzi che ha ritirato le sue ministre e si è astenuto con il suo gruppo nel successivo voto di fiducia in Parlamento. Ora difficili dunque per il Paese, tra l’altro nel pieno di una pandemia, ore che però vedrebbero proprio Renzi lontano dai confini nazionali, a Riad, in Arabia Saudita per tenere una conferenza. A rivelarlo è un’inchiesta di Emiliano Fittipaldi per il quotidiano Domani.

Renzi a Riad durante la crisi di governo

Stando a quanto riportato da Domani, l’ex presidente del Consiglio avrebbe riferito ai suoi fedelissimi di essere impegnato in una cosa molto importante e che sarebbe tornato al volo a Roma solo se ci fosse stato bisogno di votare la relazione sulla giustizia di Alfonso Bonafede. È successo di peggio, ovvero Conte si è dimesso e, raggiunto dalla notizia, Renzi è stato costretto a tornare in Italia per le consultazioni.

Inoltre, secondo quanto riportato Fittipaldi, il leader di Italia Viva non sarebbe andato in Arabia Saudita con il semplice ruolo di conferenziere, ma avrebbe un ruolo attivo nella FII Institute, un organismo controllato dal fondo sovrano saudita, il Saudi public investment Fund (Pif), che organizza la conferenza in questione legata agli investimenti innovativo nel mondo per il post covid-19. Nello specifico Renzi farebbe parte del comitato consultivo dell’ente di Stato e darebbe dei consigli tecnici su come usare la cultura nelle città. C’è in tutto questo anche un riscontro economico per il senatore che partecipando in presenza o da remoto alle conferenze riceverebbe una cifra pari ad 80mila dollari all’anno.