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Tragedia di Piazza San Carlo, Appendino condannata a un anno e sei mesi

chiara appendino

La sindaca di Torino Chiara Appendino è stata condannata con rito abbreviato a un anno e sei mesi di carcere per i fatti di Piazza San Carlo del 2017.

Nella giornata del 27 gennaio la sindaca di Torino Chiara Appendino è stata condannata con rito abbreviato a un anno e sei mesi di carcere nel processo sulla tragedia di Piazza San Carlo avvenuta il 3 giugno 2017, quando a causa della calca generatasi dalla folla presa dal panico durante la proiezione della partita di Champions League Real Madrid – Juventus oltre 1600 persone rimasero ferite e altre tre persero la vita.

Piazza San Carlo, Appendino condannata

Assieme alla sindaca di Torino erano imputati anche il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, l’ex presidente di Turismo Torino Maurizio Montagnese, l’ex questore Angelo Sanna e l’architetto Enrico Bertoletti, condannati anch’essi a un anno e sei mesi con le accuse di disastro, omicidio colposo e lesioni colpose.

Nel commentare la sentenza, la sindaca ha dichiarato che continuerà a difendersi in Corte d’Appello ribadendo la sua innocenza in relazione ai fatti: “È una decisione che accetto e rispetto, anche per il ruolo che rivesto […] La tesi dell’accusa, oggi validata in primo grado dalla Giudice, è che avrei dovuto prevedere quanto poi accaduto e, di conseguenza, annullare la proiezione della partita in piazza”.

Appendino ha dunque spiegato: “È una tesi dalla quale mi sono difesa in primo grado e che, dopo aver letto le motivazioni della sentenza con i miei legali, cercherò di ribaltare in Appello perché è evidente che, se avessi avuto gli elementi necessari per prevedere ciò che sarebbe successo, l’avrei fatto. Ma così non fu e, purtroppo, il resto è cronaca”.