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Luigi Vitali, chi è il senatore di FI che ha ritirato il sostegno a Conte

Vita e carriera di Luigi Vitali

Formazione e carriera politica di Luigi Vitali: chi è il senatore di Forza Italia che ha dichiarato e poi ritirato il proprio sostegno al Conte ter.

Il presidente del Senato della Repubblica, Elisabetta Casellati, ha annunciato ufficialmente la nascita del gruppo parlamentare battezzato ‘Europeisti Maie Centro democratico’. Il gruppo è composto, al momento, da dieci senatori tra i quali, però, non è incluso Luigi Vitali, esponente di Forza Italia che ha rinnegato il proprio sostegno alla formazione di un eventuale Conte ter.

Luigi Vitali, nascita e formazione universitaria

Luigi Vitali è nato a Taranto, il 2 gennaio 1955, figlio di un appuntato dei Carabinieri, originario di Casarano, un comune situato in provincia di Lecce, in Puglia. Terminati gli studi superiori, Vitali si iscrive all’Università degli Studi di Bari, frequentando la Facoltà di Giurisprudenza e laureandosi nel 1978. Dopo la laurea, ha intrapreso la professione di avvocato e si è trasferito a Francavilla Fondana, in provincia di Brindisi, dove risiede tutt’ora.

Gli esordi politici di Luigi Vitali

Le origini della carriera politica di Luigi Vitali possono essere individuate nella sua adesione al Movimento Sociale Italiano, un partito originariamente di stampo neofascista, dichiaratosi successivamente post-fascista e conforme agli ideali della destra conservatrice. In qualità di membro del Movimento Sociale Italiano, Vitali è stato eletto consigliere comunale a Francavilla Fontana per il periodo di tempo compreso tra il 1980 e il 1988.

Nel 1995, poi, il politico pugliese si è distaccato dal Movimento Sociale Italiano, entrando a far parte di Forza Italia e garantendosi un ruolo stabile all’interno del consiglio comunale di Francavilla Fontana per svariati anni.

Le elezioni politiche e la collaborazione con Silvio Berlusconi

In seguito alle elezioni politiche svolte nel 1996, Luigi Vitali è stato eletto deputato alla Camera per la prima volta. Nello stesso anno, inoltre, è diventato anche un membro stabile del consiglio direttivo di Forza Italia alla Camera.

Alle elezioni politiche del 2001, Luigi Vitali è stato rieletto: in questo contesto, ha svolto un ruolo fondamentale da un punto di vista legislativo. Nel 2002, infatti, ha presentato gli emendamenti che hanno portato a una sostanziale depenalizzazione del reato di falso in bilancio e ha elaborato quattro proposte di legge finalizzate a introdurre misure come il condono edilizio, il condono per le sanzioni amministrative relative al codice della strada, il condono previdenziale e il condono fiscale ‘tombale’.

Il 30 dicembre 2004, poi, l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha insignito Luigi Vitali dell’incarico di Sottosegretario alla Giustizia. La nomina è stata, successivamente, riconfermata durante il cosiddetto Governo Berlusconi III, fino al 17 maggio 2006.

In seguito alle elezioni del 2006 e alla conseguente rielezione alla Camera, Vitali è stato dichiarato vicepresidente dellacommissione giustizia alla Camera dei deputati ed è entrato a far parte della Commissione parlamentare Antimafia.

Ancora rieletto come deputato alla Camera con le elezioni politiche del 2008, il politico pugliese è stato nominato presidente della delegazione parlamentare dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa nonché membro della commissione giustizia, della commissione giurisdizionale personale e del comitato per la legislazione.

Le forze parlamentari bocciano la candidatura di Vitali

Nel 2013, il politico pugliese di Forza Italia ha scelto di non ricandidarsi in occasione delle elezioni politiche: per questo motivo, nel 2014, il suo nome è stato segnato per ricoprire il ruolo di componente laico nel CSM in quota Forza Italia. La candidatura, però, non è stata adeguatamente sostenuta dalle varie forze parlamentari in campo che hanno, anzi, accusato Luigi Vitali di aver promosso iniziative legislative ad personam, di aver commesso abuso d’ufficio in relazione allo scandalo che aveva coinvolto le farmacie abusive di Brindisi e di essere imputato per falso ideologico rispetto all’inchiesta afferente alla P4. Pertanto, dopo svariate votazioni con risultati nettamente inferiori al quorum indispensabile dei 3/5 di voti, è stata decretato il ritiro della candidatura di Vitali.

La nomina a Commissario Regionale in Puglia

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha attribuito al politico pugliese Luigi Vitali la nomina di Commissario Regionale di Forza Italia in Puglia, il 17 febbraio 2015. A questo proposito, l’azione di Berlusconi era finalizzata a sviluppare un considerevole indebolimento della minoranza raggruppatasi intorno alla personalità di Raffaele Fitto, che aveva conquistato la dirigenza regionale del partito di destra.

Luigi Vitali e l’ipotesi di un Conte ter

In occasioni del voto di fiducia espresso al Senato della Repubblica il 19 gennaio 2021 in relazione al governo presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, Luigi Vitali ha dichiarato di non poter appoggiare un governo che vedeva Alfonso Bonafede ricoprire l’incarico di Guardasigilli. Il 27 gennaio, tuttavia, lo stesso Vitali si è espresso in merito alla crisi di governo conclusasi con la formalizzazione delle dimissioni del Premier Conte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In questo contesto, ha espresso il suo sostegno verso la creazione di un ipotetico Conte ter, rinnegando la propria posizione di apertura dopo aver intrattenuto conversazioni telefoniche con il leader della Lega Matteo Salvini e con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.