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Paragone sta con Renzi e attacca il governo: "Mi schifano tutti"

paragone renzi di battista

"Sto con Renzi e a Di Battista consiglio di uscire dal M5S e dal governo": così Paragone sulla crisi di governo in atto.

Gianluigi Paragone, senatore del Gruppo Misto e fondatore di No Europa per l’Italia, accusa i sostenitori del premier uscente Giuseppe Conte di non averlo chiamato in causa nella ricerca di un sostegno per il Conte ter e avverte Alessandro di Battista: “Ti prego, esci con il M5S oppure il tuo peso sarà pari a zero”. Il senatore è sicuro della vittoria di Renzi: “Matteo entrerà e anche nel caso ci fosse un Conte ter non avrebbe senso”.

Paragone: “Sto con Renzi e di Battista..”

Intervenuto ai microfoni di radio Cusano Campus, Gianluigi Paragone ha parlato di Matteo Renzi e del ruolo di Di Battista nel M5S. Più nello specifico, al programma “L’Italia s’è desta“, il senatore del Gruppo Misto e fondatore di No Europa per l’Italia-Italexit con Paragone, critica il governo: “Tutti mi schifano e non sto scherzando. Sono forse l’unico parlamentare del Gruppo Misto che non ha ricevuto nessuna chiamata. Il mio gruppo Italexit è composto da me, Mario Giarrusso e Carlo Martelli. Loro due sono stati contattati mille volte, io no”.

In questo caso quindi Paragone appoggia in pieno l’opposizione di Matteo Renzi e mostra l’incoerenza degli europeisti: “Lui denuncia lo schifo di trattative, che io stesso sto vedendo sotto i miei occhi. È veramente imbarazzante. Il nuovo gruppo degli europeisti? Fino a poco tempo fa quelli del M5s raccoglievano le firme per uscire dall’euro. Loro si vergognano della loro storia“.

Infine, l’ex M5S prova a lanciare un messaggio amichevole ad Alessandro Di Battista: “Il suo peso nel M5s è zero. Se ne dovrà fare una ragione. Quindi, o Di Battista fa uscire dal Movimento i suoi oppure il valore dei dibbatistiani è zero. Di Battista è innamorato del M5s, ma in questi giorni le cotte vanno lasciate ai ragazzini. Se Alessandro vuole rimanere immune dagli schizzi di fango, se ne deve andare. Devono uscire e avere il coraggio di dire che non votano quello schifo“.