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Crisi di governo, Meloni: "L'unica soluzione è il voto anticipato"

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La Meloni vorrebbe risolvere la crisi di governo con il voto, ma il centrodestra la pensa come lei?

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera nella quale ha ribadito che per lei e il suo partito l’unica soluzione per risolvere la crisi di governo sia quello di tornare al voto. È normale che sia così in quanto il suo partito ha oggi pochi parlamentari eletti, ma, visti i recenti sondaggi che la danno attorno al 15%, la Meloni potrebbe aumentare la propria rappresentanza nelle due camere del Parlamento. La sua voglia di voto non è però condivisa nel centrodestra, che si dichiara unito, ma unito non è nelle posizioni di questa crisi. Forza Italia non vuole le elezioni per il motivo opposto alla Meloni, perderebbe troppi deputati e senatori, la Lega un po’ vuole il voto e un po’ spera di non dover rischiare di governare il Paese in un momento così difficile. La versione ufficiale del centrodestra, esposta nel post consultazioni, è però quella del voto e a quella proviamo a stare.

Crisi di governo, la Meloni vuole il voto

La Meloni smentisce la visione esterna di un centrodestra smembrato: “A dispetto di ogni lugubre previsione, il centrodestra è stato ed è compatto. Non ci siamo dilaniati, non abbiamo perso pezzi, Conte si è dovuto dimettere perché la sua campagna acquisti con noi è fallita”. Poi sulla crisi la leader di Forza Italia esprime il suo disappunto sul mandato esplorativo a Fico: “Non ho elementi per sindacare sulle scelte del capo dello Stato. Certo, era possibile attendersi che si potesse ricorrere alla seconda carica dello Stato, la presidente del Senato, peraltro una donna”. Peraltro del centrodestra aggiungiamo noi.

Sul voto Giorgia Meloni ha le idee chiare ed è sicura che questo possa svolgersi anche nel pieno di una pandemia e della campagna di vaccinazione. “In Portogallo stanno votando, altrove lo si farà presto, compreso in Italia dove si terranno in primavera le elezioni per i sindaci delle grandi città. È stucchevole e poco rispettoso degli italiani il ricatto sull’impossibilità di dar loro il diritto di scegliere. Non è vero che saltano le misure urgenti se si va a votare – aggiunge – siamo disponibili a mettere in sicurezza il Recovery, a lavorare sul piano vaccini, a finanziare i ristori se i soldi non li spendono in altre cose inutili come i padiglioni con le primule a 400 mila euro l’uno”.

Meloni: voto e centrodestra unito

Il voto per la Meloni è l’unica soluzione possibile perchè “con o senza Conte”, questa maggioranza ha dimostrato “di essere debolissima”. Inoltre per la leader di Fratelli d’Italia con l’entrata dei Responsabili la situazione si aggraverebbe: “Si tratterebbe di forze ancora più diverse e incompatibili di quelle che hanno determinato il fallimento del Conte bis”. “Un Conte Ter, sarebbe inaccettabile – continua la Meloni che poi aggiunge – Se mai ci fossero altre ipotesi, come detto, con serenità le valuteremmo. Ma resto convinta che il popolo scelga meglio del Palazzo”. Poi l’appello agli alleati del centrodestra: “È già accaduto che alcune forze prendessero strade diverse, poi abbiamo faticosamente ricucito. Certo, la speranza è che non accada, perché poi è difficile ritrovare la compattezza perduta”.