Debora Faravelli In occasione dei 25 anni dalla nascita de Il Foglio, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha pubblicato una lettera in cui manifesta la necessità di “uscire dalla pandemia, ricostruire le reti che fanno vivere la nostra società e avviare una fase di sviluppo più sostenibile insieme all’Europa“. Un’impresa di portata storica che richiede l’impegno e lo sforzo creativo di tutti.
La lettera di Mattarella
Nel testo, che si trova in apertura di prima pagina, si sottolinea che soltanto una stampa libera e plurale può presidiare efficacemente i limiti dei poteri pubblici senza travalicare i limiti del proprio ruolo verso i cittadini. “Anche per questo sottolineare un compleanno così importante è un’occasione preziosa“, tanto più che venticinque anni rappresentano una soglia di maturità e danno consapevolezza di aver accumulato esperienze importanti e di aver contribuito a conoscenze e riflessioni fornendo pensiero critico e analisi utili alla pubblica opinione.
In questo quarto di secolo, ha continuato il Presidente della Repubblica, i cui il panorama dell’editoria e del giornalismo si è trasformato, quella della comunicazione costituisce indubbiamente una delle frontiere più avanzate e mobili dell’innovazione.
Una tecnologia che comporta opportunità ma anche rischi: “La necessità di mutamenti sollecita nuovi progetti e questi non di rado divengono sfide in condizioni più complesse“. La professione giornalistica, ha sottolineato Mattarella, è interrogata in profondità sulle modalità del suo esercizio e sui principi irrinunciabili atti a garantire libertà, diritti dei cittadini, autonomia e pluralismo.
