Chiara Nava Tutte le persone convinte che Giuseppe Conte, dopo la fine del suo Governo, sarebbe sparito dovranno ricredersi. L’ex premier non ha intenzione di tornare ad insegnare all’Università di Firenze, dove lavorava prima della nomina, ma pare abbia già pronta una sua lista e un suo partito per sfidare le altre forze politiche.
Retroscena su Giuseppe Conte
“Se pensano che Conte abbasserà la testa non hanno capito niente, ha già pronta la lista e il partito. Il governo istituzionale se lo votano loro” è stato lo sfogo di un senatore a favore di Conte, ripreso dal Corriere della Sera. Sfogo che non lascia presagire nessuna apertura al governo Draghi voluto da Mattarella. Con una lista e un partito già pronti, Giuseppe Conte avrebbe voluto mettersi alla prova alle urne. “Lui considerava l’idea di andare a votare perché è chiaro che con un altro governo e un nuovo premier lui finirà nel dimenticatoio nel giro di un paio di mesi” ha confessato un grillino vicino a Luigi Di Maio, al Giornale.
I primi membri del partito di Conte saranno i Responsabili, quelli che avrebbero voluto salvare il premier a tutti i costi. Ci saranno, però, anche quelli che spesso sono stati considerati uomini di fiducia di Conte, come Mario Turco, sottosegretario del M5s, Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione e Domenico Arcuri, commissario all’emergenza. Inoltre, saranno probabilmente coinvolti anche diversi personaggi della società civile. Ieri, 2 febbraio 2021, sui social network circolava una lettera “in sostegno al go verno Conte“. Tra le persone che hanno firmato ci sono anche i politologi Gianfranco Pasquino e Nadia Urbinati, il costituzionalista Massimo Villone e l’ex senatore dell’Italia dei Valori, Pancho Pardi.
