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Governo Draghi: ministeri a personalità di area per tenere insieme i partiti

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Di fronte al bivio tra governo politico e tecnico, Mario Draghi potrebbe optare per affidare i ministeri a personalità di area.

Mentre si sta avviando alla seconda giornata di consultazioni in cui incontrerà i rappresentanti di Italia Viva, Partito Democratico, Fratelli d’Italia e Forza Italia, Mario Draghi starebbe già pensando alla squadra di un ipotetico governo a sua guida: per avere una maggioranza più ampia possibile potrebbe affidare i ministeri a personalità di area piuttosto che a politici.

Governo Draghi: ministeri personalità di area

Le opzioni che l’ex governatore della BCE ha davanti sono due. Un esecutivo composto esclusivamente da tecnici come quello di Mario Monti (2011), che ha definito il premier “risoluto e risolutivo” facendogli un endorsement, un uomo coraggioso e competente. Oppure un governo misto con ministri sia tecnici che politici come fece Carlo Azeglio Ciampi (1993).

Entrambe le ipotesi hanno pro e contro: la prima garantirebbe maggior operatività perché il premier potrebbe scegliere uomini fidati ma non verrebbe visto così di buon occhio dai partiti. La seconda avrebbe invece più vincoli al momento delle scelte ma garantirebbe più appoggio.

In base alle forze politiche che si diranno disposte a sostenerlo, Draghi rifletterà dunque se se sia più opportuno scolorire politicamente il governo con esponenti di partito oppure se affidarsi ad esperti nel settore, come appare più probabile. Per il momento non ha ancora parlato di nomi, su cui comunque circolano diverse ipotesi, ma soltanto di programma e di punti principali per far ripartire il paese, dall’utilizzo dei fondi europei, agli investimenti, agli aiuti all’imprenditoria per rilanciare l’occupazione fino ai sussidi.