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Alessandro Di Battista su Draghi: "Non ho cambiato idea"

Alessandro Di Battista

Alessandro Di Battista e lo sfogo su Facebook, con cui ha voluto spiegare di non aver cambiato idea sul governo Draghi.

Una piccola crepa nel Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio ha annunciato il suo sì a Mario Draghi, e Vito Crimi, capo del M5S, ha annunciato che il partito è pronto a dare il suo sostegno a questo governo. Alessandro Di Battista, però, si è sempre schierato contro Draghi e si è lasciato andare ad un lungo sfogo su Facebook in cui ha spiegato il suo pensiero.

Di Battista su Draghi

Alessandro Di Battista si è sfogato sui social per dire no alla fiducia al premier incaricato e soprattutto ad un governo che veda il Movimento 5 Stelle insieme a Forza Italia. “Buongiorno, volevo dirvi che non ho cambiato idea. Se fossi in Parlamento non darei la fiducia al Presidente Draghi” ha scritto Di Battista, che ha tirato in ballo le scelte politiche fatte da Draghi come Direttore generale del Tesoro e da Governatore di Banca d’Italia. “Non la darei in virtù di scelte, propriamente politiche, che il Professor Draghi ha preso in passato da Direttore generale del Tesoro (privatizzazioni, svendita patrimonio industriale pubblico italiano, contratti derivati) e da Governatore di Banca d’Italia, quando diede l’OK all’acquisto di Antonveneta da parte di MPS ad un valore folle di mercato. Per occultare le perdite di quel disastro Monte dei Paschi truccò i bilanci e realizzò operazioni di derivati truffaldine per le quali l’allora Presidente Giuseppe Mussari è stato condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere” sono state le sue parole, per poi raccontare che al posto di Mussari era arrivato Alessandro Profumo, che recentemente è stato condannato a 6 anni di carcere per irregolarità nella contabilizzazione dei bilanci di MPS. “Spero che Mario Draghi, qualora dovesse diventare Presidente del Consiglio, si adoperi per la sua rimozione. Staremo a vedere” ha aggiunto Di Battista, che poi è tornato a parlare di Draghi direttamente. “Io ho le mie opinioni su di lui. Ognuno ha le proprie. Tuttavia il punto non è neppure lui. Io non potrò mai avallare un’accozzaglia al governo che potrebbe andare da LEU alla Lega. Tutti dentro perché nessuno ha intenzione di fare opposizione. Oltretutto in democrazia l’opposizione serve, è necessaria. Invece nulla. Ci saranno ministri politici nel governo Draghi? Non ne ho idea. Fossi in lui non accetterei nessuno ma vedo che diversi partiti già avanzano richieste. Per quanto mi riguarda io non posso accettare ‘un assembramento parlamentare’ così pericoloso. Non lo posso accettare perché la stragrande maggioranza delle forze politiche che si stanno inchinando al tredicesimo apostolo non rappresenta le mie idee” ha scritto Di Battista.

Il 9 febbraio del 2018, insieme a migliaia di cittadini, lessi ad Arcore, a cento passi da Villa San Martino la sentenza di condanna definitiva di Marcello Dell’Utri, fondatore di Forza Italia. Quella sentenza dimostra il pagamento di ingenti somme di denaro da parte di Berlusconi a Cosa Nostra. Pochi mesi dopo, un’altra sentenza, quella sulla Trattativa Stato Mafia (I grado) ha confermato il fatto che B. continuò a pagare ingenti somme di denaro a Cosa Nostra palermitana anche dopo essere stato eletto Presidente del Consiglio. Di fatto rafforzò economicamente la mafia anche dopo la strage di Capaci, quella di via D’Amelio, quella di Via Palestro e quella dei Georgofili. La lettura di quella sentenza ad Arcore mi ha provocato qualche problemino come immaginerete. Minacce di querela, diffamazioni quotidiane sui giornali berlusconiani, qualche epiteto non proprio gentile da parte di chi non ce la fa ad accettare la verità. Nulla di grave ovviamente. Anzi, ciò che è avvenuto nella mia vita da quel giorno ad oggi mi ha rafforzato. Ha rafforzato la mia tenuta, direi morale” ha voluto aggiungere. A questo punto Alessandro Di Battista ha raccontato che qualcuno gli ha detto che è troppo radicale e che in politica a volte bisogna cambiare opinione, ma lui ha risposto che non ce la fa. “Io non sosterrò mai un governo sostenuto da Forza Italia” ha concluso.