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M5S, Lezzi chiede nuove votazioni su Rousseau. Grillo: “Oggi si deve scegliere”

Grillo

Barbara Lezzi e altri esponenti del M5S stanno chiedendo nuove votazioni su Rousseau mentre Beppe Grillo ha commentato il nuovo Governo sul suo blog.

Il clima all’interno del Movimento 5 Stelle, dopo le votazioni tenutesi sulla piattaforma Rousseau che hanno sancito ufficialmente la partecipazione del partito al nuovo Governo Draghi, continua a essere estremamente teso. Tra le personalità contrarie all’appoggio manifestato nei confronti del Presidente del Consiglio Mario Draghi, prima fra tutte c’è Barbara Lezzi.

M5S, Lezzi chiede nuove votazioni su Rousseau

L’esponente del Movimento 5 Stelle Barbara Lezzi sta chiedendo, a gran voce, di indire una nuova votazione su Rousseau, avvertendo che, qualora il suo invito non dovesse essere accolto, il voto di fiducia da esprimere nei confronti del nuovo governo dovrà necessariamente trasformarsi in un «no».

Per ribadire ulteriormente la propria posizione, la senatrice Barbara Lezzi ha diffuso un post sul suo account Facebooknel quale afferma: «Questa mattina ho inviato, insieme ad alcuni colleghi, una mail al Capo Politico, al Comitato di garanzia e al Garante per segnalare che la previsione del quesito posta nella consultazione dell’11/02/21 non ha trovato riscontro nella formazione del nuovo Governo. Non c’è il super-ministero che avrebbe dovuto prevedere la fusione tra il Mise e il Ministero dell’Ambiente oggetto del quesito. Chiediamo che venga immediatamente indetta nuova consultazione. È evidente che, in assenza di riscontro, al fine di rispettare la maggioranza degli iscritti, il voto di fiducia deve essere No».

Il post “visionario” di Beppe Grillo

Intanto, Beppe Grillo ha scritto un nuovo post pubblicato nella giornata di sabato 13 febbraio sul suo blog nel quale dichiara: «13 febbraio 2021. Vi ricorderete questa data. Perché da oggi si deve scegliere. O di qua, o di là. Scegliere le idee del secolo che è finito nel 1999 oppure quelle del secolo che finirà nel 2099. Se il 2099 è un’astrazione, allora prova così. Metti lo smartphone in modalità aereo e vola con la fantasia. Chiudi gli occhi. Visualizza il tuo nipotino. Visualizzalo nonno. Coi capelli bianchi, la prostata così così. Commuoviti. Ecco, se sei capace di commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del ’99”. O una “ragazza del ‘99”. Del 2099. Ma se non riesci a spegnere lo smartphone, non riesci a volare, non riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del 1999”. Forse sei studente alla Bocconi. Puoi essere giovane negli anni. Ma potresti essere vecchio nei pensieri. I “ragazzi del 1999”, infatti, credono ancora che spostare avanti e indietro sempre più soldi crei più prosperità. Pensano che tutta la ricchezza creata e quella distrutta vadano sommate insieme. E chiamano questo PIL. E chiamano il PIL benessere. Se invece riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un “ragazzo del 2099”. Allora credi che il benessere non voglia dire produrre di più, ma vivere meglio. Credi che le persone contino più delle cose, nel cielo vuoi più rondini e meno satelliti, nei parchi vuoi più lucciole e meno display. Se hai capito questo, è perché hai sentito. Perché per capire col cervello bisogna prima sentire col cuore. È di una transizione cerebrale di cui abbiamo bisogno». 

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