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Governo Draghi, Matteo Renzi: “Occasione per la sinistra, serve speranza”

Italia Viva

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha espresso la propria opinione sul Governo Draghi e l’importanza che esso rappresenta per la sinistra italiana.

Nella mattinata di sabato 13 febbraio, il Presidente del Consiglio Mario Draghi e la squadra di ministri che compone l’esecutivo hanno prestato giuramento dinanzi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A proposito del Governo Draghi e del clima politico che caratterizzeranno l’Italia per i prossimi due anni, ha deciso di esprimersi il leaderdi Italia Viva, Matteo Renzi.

Governo Draghi, le dichiarazioni di Matteo Renzi

Il senatore Matteo Renzi, dopo aver aperto la crisi di governo che ha provocato il crollo del Governo Conte bis e il conseguente conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio a Mario Draghi, ha deciso di scrivere una lungalettera nella quale commenta la nascita del nuovo esecutivo capeggiato dall’ex governatore della Bce.

Il leader di Italia Viva, persistendo nel suo tentativo di rafforzare il ruolo politico del partito che rappresenta e ribadendo il proprio sostegno nei confronti del noto economista, ha dichiarato:

Oggi le Istituzioni hanno voltato pagina. Il governo Draghi nasce per rispondere ad alcune emergenze: i vaccini, la crisi economica, il ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo. Facciamo tutti il tifo per questo governo, nato per rispondere all’appello del Presidente della Repubblica. E tutti noi faremo la nostra parte. Il governo Draghi è anche una occasione per la sinistra.

Mi auguro che, una volta diradata la nebbia del rancore per una crisi dove il Pd ha seguito una strategia talmente sottile da sembrare inesistente, in quella comunità politica si provi ad assumersi ‘la responsabilità di dare al Paese una nuova speranza’, per utilizzare le parole di Recalcati.

Sono molti gli amministratori, giovani e meno giovani, che potrebbero provarci. Ed essendo io fuori dalla mischia dem il mio ‘cattivo carattere’ non sarà un alibi o un impedimento per chi vorrà davvero provare a cambiare. Se invece si salderà in modo definitivo l’alleanza con Cinque Stelle e Leu e il Pd diventerà la sesta stella del grillismo, questo aprirà un’autostrada a chi come Italia Viva ambisce a costruire una casa dei riformisti solida e solidale.

Il tempo ci dirà chi ha ragione. Quello che è certo è che il coraggio delle proprie idee merita la luce, come scrive ancora Recalcati. E, nei due anni che ci attendono da qui alla fine della legislatura, potremo chiedere al governo Draghi di scrivere un Recovery Plan degno e credibile, di cambiare passo sui vaccini, di scommettere sul lavoro e non sui sussidi. Ma non potremo chiedere a nessuno, meno che mai all’Esecutivo, di sostituirsi alla politica. Abbiamo due anni di indubbio interesse politico e culturale: mi auguro che la politica riformista riesca a non sprecarli.