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Max Bugani: il vero rischio non è la scissione ma l’evaporazione del M5S

Bugani M5S

" Ora il M5S dovrebbe governare con tutti e soprattutto con Forza Italia. Era la nostra linea invalicabile, ed è stata varcata" l'affondo di Bugani

“Si manda via gente che ha dato il sangue al Movimento perché ha detto legittimamente no, rifiutando un quesito ridicolo e un governo come ne abbiamo già visti tanti in passato”. In un’intervista a “Il Fatto Quotidiano” l’affondo di Bugani alla linea governativa del M5S

Bugani contro linea M5S

“Mi sembra di vivere un incubo. Spero che qualcuno venga a svegliarmi per dirmi che stavo solo sognando, ma non succederà”. Dalle parole di Max Bugani  – capo staff della Sindaca di Roma Virgina Raggi –  emerge tutta l’amarezza sulla decisione del M5S di appoggiare il Governo Draghi.

Il Superministero 

Una scelta in qualche modo “purificata” dall’approvazione degli iscritti della piattaforma Rousseau sulla base di un quesito che ha suscitato perplessità da più parti . E non solo dal punto di vista della punteggiatura: “un quesito demenziale, che offende l’intelligenza degli iscritti” afferma Bugani in relazione al famoso “superministero”. 

Un superministero dai “superpoteri” ancora poco percepibili. E non solo. L’appoggio al Governo Draghi rischia di cancellare completamente l’identità del movimento, soprattutto in relazione alla composizione della maggioranza.

Le scissioni

Nella sua intervista a “Il Fatto Quotidiano” Bugani non nasconde la sua amarezza per le scissioni a pioggia verso chi ha deciso di non votare la fiducia al governo:

“ll vero rischio non è la scissione, ma l’evaporazione del M5S. Anche perché ora il Movimento dovrebbe governare con tutti e soprattutto con Forza Italia. Era la nostra linea invalicabile, ed è stata varcata”.

Virginia Raggi

Del resto il suo pensiero era già noto. Soltanto pochi giorni fa (17 febbraio), in un post della sua pagina facebook , con particolare riferimento alla sua veste di capo staff della Sindaca di Roma aveva scritto:

“Dopo aver fatto fuori Conte, respinto Di Battista, marginalizzato l’enorme dissenso interno, dopo aver presentato quesiti offensivi per gli iscritti, dopo aver proposto SUPER ministeri inesistenti, dopo aver creato il magnificente governo con Brunetta, Gelmini, Carfagna, Garavaglia, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, dopo aver massacrato l’associazione Rousseau, dopo aver calpestato la memoria di Gianroberto, dopo tutto questo ci manca solo ammainare l’ultima bandiera a 5 stelle rimasta, quella rappresentata da Virginia, e poi possiamo serenamente scioglierci nell’Udeur”.