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Vaccino, in Veneto Zaia punta alle 50mila somministrazioni al giorno

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Nonostante le difficoltà nel recuperare dosi extra di vaccino anti Covid, Zaia ha dichiarato di poter arrivare a 50mila somministrazioni in Veneto.

Nel contesto della corsa al vaccino anti Covid il presidente del Veneto Luca Zaia continua a voler agire in autonomia, cercando di recuperare per la sua regione le dosi necessarie per poter immunizzare la popolazione e garantire una veloce riapertura degli esercizi commerciali. Le difficoltà nel recuperare le dosi extra al di fuori dell’Ue però rimangono, ma Zaia resta convinto di poter arrivare a somministrare sul territorio regionale circa 50mila vaccini al giorno.

Vaccino, la sfida di Zaia per il Veneto

Resto dell’idea che una Regione Covid-free possa tornare sui mercati molto prima degli altri, oltre a mettere in sicurezza la salute dei cittadini”: continua ad affermare negli ultimi giorni il presidente veneto, che a tal proposito ha cercato di fare pressione sul presidente del Consiglio Mario Draghi anche durante l’ultimo incontro tra governo e regioni di domenica sera.

Zaia ha infatti auspicato che proprio grazie al forte appeal internazionale dell’attuale premier si possa: “Dare una mano all’Italia per fare rimpinguare le scorte di vaccini. Tutti i presidenti di Regione hanno sottolineato la necessità di proseguire con le vaccinazioni, che sono la luce fuori dal tunnel”.

Sull’attuale stato del reperimento delle dosi di vaccini poi, nella giornata del 23 febbraio Zaia ha commentato: “Una partita chiusa l’acquisto di vaccini? Assolutamente no, nel senso che io penso che sia meritorio il lavoro della procura di Perugia e spero che questo riesca a chiarire se c’è costrutto oppure no. Il dottor Flor mi ha raccontato di proposte molto circostanziate e noi abbiamo verificato proposte di vaccini che poi sarebbero andati nel patrimonio nazionale perché cosa ce ne facevamo di 27 milioni di dosi. Dovevamo farla questa verifica, noi abbiamo fatto il nostro dovere”.