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Scambiò Topolino per Dante, Sasso: "Per penitenza rileggerò l'Inferno"

Sasso Sottosegretario all'Istruzione Topolino

Sasso, il nuovo sottosegretario all'Istruzione della Lega che citava Topolino pensando fosse Dante, ha chiesto scusa per la gaffe.

Tra i nuovi sottosegretari del governo Draghi c’è anche il leghista pugliese Rossano Sasso che si occuperà d’Istruzione. La scelta è apparsa a molti bizzarra, in quanto solo domenica scorsa il deputato si era reso protagonista di una gaffe sui social non di poco conto: aveva postato il suo selfie del buongiorno allegando a margine un frase dallo stesso accreditata a Dante Alighieri, ma in realtà ripresa da Topolino.

Le scuse di Sasso

Dopo che il suo post è diventato virale, il neo sottosegretario ha chiesto scusa per la gaffe e affermato che “per piacevole penitenza, mi impegno a rileggere i canti dell’Inferno” e che un giorno forse spiegherà quanto accaduto. La dichiarazione è giunta in un’intervista a Repubblica in cui ha anche dichiarato che, da maestro di scuola elementare, la nomina al governo lo riempie di orgoglio. “Sulle mie povere spalle sento un’enorme responsabilità, sono l’incarnazione della politica di Salvini che ha reso la Lega un movimento nazionale“, ha aggiunto.

Sasso, il Sottosegretario all’Istruzione citava Topolino

Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto“, aveva scritto Sasso citando il Sommo Poeta e affidandosi forse a qualche strampalata ricerca online. La realtà è che quella frase nei testi di Dante non c’è, mentre è presente nella versione Dante -Topolino di un albo risalente a più di settant’anni fa nel quale il celebre personaggio Disney ripercorreva le tappe della Divina Commedia, ma in chiave fumetto. Una delle citazioni del giornalino per bambini deve essere dunque finita in qualche raccoglitore di citazione online nelle quali è inciampato il leghista Sasso.

Non si può non notare poi che quel “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto” ricordi si un film di Totò, ma anche – nella sua prima parte – una frase che Benito Mussolini pronunciò a Genova il 18 maggio 1938 . Lo stesso Salvini aveva più volte usato il “Chi si ferma è perduto” in alcune sue apparizioni pubbliche suscitando inevitabili polemiche.

Le polemiche sui sottosegretari di Draghi

Nella lista dei sottosegretari sono molti i nomi che hanno fatto e stanno facendo discutere. C’è ad esempio alla Giustizia l’avvocato di Berlusconi nel processo escort di Bari, c’è la Borgonzoni per la Lega alla Cultura, la stessa che aveva dichiarato di non leggere libri da anni e commesso evidenti gaffe culturali nella sua corsa elettorale in Emilia Romagna e poi Stefania Pucciarelli, nuova sottosegretaria alla Difesa, che nel 2017 aveva messo like al commento di un utente che inneggiava all’uccisione dei migranti nei forni crematori.