Riccardo Castrichini L’appuntamento era, o forse è ancora, per domenica 28 febbraio nella casa di Beppe Grillo a Marina di Bibbona, un’occasione per tirare una linea di quanto avvenuto fin qui e provare a riorganizzare il MoVimento 5 Stelle con un vertice. La sensazione era quella che l’Elevato, così come ama essere chiamato Grillo dai suoi colleghi di movimento, volesse andare oltre il direttivo a 5 votato sulla piattaforma Rousseau e scegliere un leader unico in grado guidare le sorti della forza politica. Alla riunione ci sarebbero dovuti essere tutti i big, da Di Maio a Fico fino ad arrivare a Davide Casaleggio e a Giuseppe Conte. Ora però sembra che il vertice possa saltare.
Salta il vertice a casa di Grillo?
Di sicuro non ci sarà Davide Casaleggio che ha sostanzialmente detto di avere altri impegni smentendo la notizia della riunione o addirittura palesando un suo mancato invito. Non ci sarebbe molto da stupirsi in realtà dell’assenza di Casaleggio visto che il rapporto tra lo stesso e i parlamentari è ormai ai minimi storici. Le accuse che gli si fanno è quella di non aver implementato la base di adesioni alla piattaforma, che sarebbe dovuta essere secondo i piani di un milione di persone e che al momento ne conta poco più di 100mila.
Centrale nella riunione da Grillo sarà, o sarebbe dovuta essere, la scelta del leader del MoVimento, con tutti gli indizi che condurrebbero all’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’unico secondo una buona fetta della compagine in grado di frenare l’emorragia di consensi dei pentastellati e calmare le acque tra i parlamentari, ormai divisi tra governisti e ribelli. Conte rappresenta al momento anche un buon punto di contatto con il Pd a guida Zingaretti. La presenza di Conte al vertice ha avuto un grande eco sulla stampa, cosa che non sarebbe piaciuta allo stesso Grillo che proprio per questo potrebbe decidere di far saltare la riunione. Un rincorrersi di notizie che potrà avere conferma o meno solo nella giornata di domenica.
