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Interrogazione in Parlamento sui rapporti tra Renzi e l'Arabia Saudita

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Renzi - Arabia Saudita: interrogazione in Parlamento per chiarire i rapporti.

I tanto discussi rapporti tra Matteo Renzi e l’Araba Saudita arrivano in Parlamento per cercare di far chiarezza sul legame tra il senatore italiano e il principe ereditario Mohammed bin Salman accusato, lo si ricorda, di aver avuto il ruolo di mandante dell’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi nel 2018. A presentare un’interrogazione parlamentare sul tema è stato Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italia che nella richiesta scrive: “A parere dell’interrogante la circostanza che chi riveste un ruolo politico e istituzionale di grande rilievo nel nostro Paese, possa contemporaneamente ricevere compensi da uno Stato straniero, desta grande preoccupazione. A parere dell’interrogante – continua – anche i leader politici, insieme ai social e ai media tradizionali, possono, più o meno intenzionalmente, prestare il fianco a interferenze straniere, contribuendo a diffondere disinformazione la quale può essere promossa da attori esterni come business e per trarre profitto”.

Renzi – Arabia Saudita in Parlamento

Per Fratoianni è stato inopportuno che Renzi, nella sua posizione di senatore ed ex Presidente del Consiglio, abbia ricevuto denaro da parte di uno Stato straniero, tra l’altro “governato da un principe ereditario di una monarchia illiberale e feudale nonché uno dei maggiori acquirenti di armamenti del mondo, il 12% di tutte le armi vendute in larga parte utilizzate in Yemen”. A Renzi non si perdona poi il fatto di aver utilizzato per i viaggi a Riad un aereo privato messo a sua disposizione dal Future Investment Initiative Institute, ovvero la fondazione saudita controllata direttamente dalla famiglia reale che ha organizzato l’ormai famosissima conferenza per la quale il leader di Italia Viva avrebbe ricevuto circa 80mila dollari di compenso in un anno.

Fratoianni su Facebook ha poi scritto: “Aggiungo che sto anche lavorando ad una proposta di legge che vieti ai rappresentanti delle istituzioni, partiti e fondazioni collegate di ricevere finanziamenti da paesi stranieri o imprese. Insisteremo ancora e ancora, fino a quando non sapremo tutta la verità”. I presupposti che la situazione non si concluda qui ci sono tutti, attendendo sempre che Renzi chiarisca la sua posizione.