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Sileri: "Le nuove misure non sono l'anticamera del lockdown"

Sileri

Pierpaolo Sileri ha sottolineato come le nuove misure restrittive introdotte dal governo non siano l'anticamera di un lockdown nazionale.

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha affermato che le nuove misure anti contagio contenute nel decreto appena approvato dal Consiglio dei Ministri non saranno l’anticamera del lockdown.

Sileri sulle nuove misure

Queste misure così prese, nella peggiore delle ipotesi, congeleranno per una o due settimane la progressione del virus e dopo due settimane ne vedremo i vantaggi“. Queste le parole dell’esponente pentastellato nel corso della trasmissione Titolo V in onda su Rai Tre. Il riferimento è al provvedimento in vigore dal 15 marzo a 6 aprile che rende l’Italia tutta rossa e arancione – l’unica eccezione è rappresentata dalla Sardegna in zona bianca – e dispone il lockdown in occasione delle vacanze di Pasqua.

Secondo Sileri non ci sarà quindi bisogno di chiusure generalizzate ma basteranno queste regole a limitare la diffusione dell’infezione e ad avere i primi effetti positivi sulle curve. Poco prima lo stesso sottosegretario si era espresso sulla campagna vaccinale affermando, ai microfoni di Radio 24, che all’inizio dell’estate i due terzi della popolazione avrà ricevuto la prima dose e per ottobre due terzi della popolazione avrà ricevuto anche la seconda“.

Quanto al caso che ha coinvolto i vaccini AstraZeneca, Sileri ha dichiarato che “è giusto che quel lotto venga sequestrato ma i numeri corrispondono ad una percentuale similare alla popolazione normale“. Ha infatti evidenziato come ogni anno in Italia si contino 60 mila morti improvvise, circa 8 al mese ogni 100mila abitanti e che le percentuali dei vaccinati con il siero di Oxford sono uguali o addirittura inferiori.