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AstraZeneca, Sileri: "Cosa succede se c'è il nesso tra vaccino e decessi"

Covid

Sileri si è espresso sul caso AstraZeneca spiegando cosa potrebbe succedere in caso venisse dimostrato il nesso tra vaccino e reazione grave.

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri è intervenuto sulla sospensione dell’utilizzo del vaccino AstraZeneca e spiegato cosa potrebbe succedere se si riscontrasse un nesso tra la somministrazione e le reazioni avverse gravi riscontrate in alcuni soggetti che l’avevano ricevuto.

Sileri sul vaccino AstraZeneca

Intervistato da Libero, l’esponente del governo ha voluto in primis rassicurare chi ha già effettuato il vaccino che “è sicuro e molto efficace. Le diverse sospensioni, ha spiegato, sono a scopo precauzionale come avviene quando la farmacovigilanza funziona. “I casi osservati devono essere investigati bene per stabilire se oltre al nesso temporale ci sia anche un nesso causale“, ha evidenziato.

Tuttavia ha spiegato che, basandosi sull’esperienza inglese dove centinaia di migliaia di cittadini hanno ricevuto il siero, non sembra esserci un rischio di complicanze severe o morte da vaccinazione significativo: “Siamo difronte ad una numerosità degli eventi avversi gravi estremamente bassa“.

Per quanto riguarda le intenzioni del governo, Sileri ha spiegato che si attenderanno le valutazioni dell’Agenzia Europea del Farmaco. L’ente regolatorio dovrà stabilire l’eventuale esistenza di una correlazione tra lo stato dei soggetti vaccinati che hanno presentato reazioni avverse e capire se c’è qualcosa in comune tra loro. Qualora dovesse esserci, “potrebbe cambiare qualcosa dalla semplice riformulazione delle indicazioni riguardo l’età, la comorbidità ad altro che è difficile da stabilire ora”. Se invece l’Ema riterrà che non ci sia alcun nesso causale tra il vaccino e il peggioramento del quadro clinico si procederà con l’utilizzo del siero di Oxford.