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Conferenza Draghi: "Riconosciuto sostegno a imprese e lavoro"

conferenza stampa draghi

“Il Decreto Sostegni è una risposta parziale, ma è il massimo con le risorse a disposizione". Lo ha dichiarato Draghi in conferenza stampa.

Al termine del Consiglio dei Ministri tenutosi nella giornata del 19 marzo si è tenuta la conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi, nella quale è stato illustrato il Decreto Sostegni da pochi minuti approvato dal governo. Nel corso dell’incontro con i giornalisti hanno partecipato inoltre anche il ministro dell’Economia Daniele Franco e il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Il decreto prevede aiuti per 32 miliardi di euro indirizzati a imprese, liberi professionisti e partite Iva.

Conferenza stampa Draghi: “Il discorso”

“Il Decreto Sostegni è una risposta parziale, ma è il massimo che potevamo fare con le risorse a disposizione. Abbiamo riconosciuto sostegno a imprese e lavoro, dando più soldi possibili a tutti e nel minor tempo possibile”. Queste le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi che nel corso della conferenza stampa ha illustrato i punti più salienti del Decreto Sostegni destinato alle imprese e ai liberi professionisti. Il Premier ha annunciato che saranno stanziati 32 miliardi aggiungendo inoltre che “ci sarà un secondo stanziamento in occasione della presentazione del DEF.”

Draghi: “Pagamenti dall’8 aprile”

Uno degli aspetti senz’altro più interessanti è quello che il Decreto Sostegni non sarà destinato a specifiche categorie, ma sarà altresì erogato senza distinzione del Codice ATECO: “I pagamenti inizieranno l’8 aprile, per chi avrà fatto domanda. Se tutto va come previsto oggi, 11 miliardi entreranno nell’economia nel mese di aprile”. Un intervento importante in questo senso è stato fatto nei confronti dei lavoratori autonomi: “Sulle imprese c’è una parte destinata al ristoro o indennizzo delle imprese che operano nella montagna, molte poste di questo decreto sono indirizzate al turismo c’è un provvedimento molto importante per gli autonomi per tutti i lavoratori inclusi i lavoratori del settore agricolo, con decontribuzione da due miliardi e mezzo, abbiamo aggiunto un miliardo e mezzo”.

Il Premier ha annunciato che ha fatto un condono sulle specificando che “è limitato sia nell’importo (5 anni) che nel periodo (10 anni fa). In questo modo possiamo concentrarci sulle cartelle esigibili”.

Proprio su questo punto Draghi ha posto l’attenzione sul fatto che non bisogna guardare al debito: “Adesso non dobbiamo guardare al debito, ma quel momento arriverà. Al momento dobbiamo pensare a come aiutare lavoratori e imprese ad uscire dalla recessione. Ma comunque dovremo ridiscutere il Patto di Stabilità”. Non sono stati ancora definiti i dettagli per ciò che riguarda lo scostamento di bilancio: “Per il momento non abbiamo ancora deciso quale sarà la cifra del nuovo scostamento di bilancio. Lo decideremo nei prossimi giorni, anche in base all’andamento della pandemia.”

Draghi: “Mi farò il vaccino”

Sul vaccino Draghi ha invece annunciato che pur essendosi prenotato si sottoporrà alla vaccinazione di AstraZeneca:”Non mi sono ancora prenotato, ma sì, farò il vaccino AstraZeneca“. Sulla Scuola, Draghi ha chiarito che sarà la prima a riaprire: “La scuola sarà la prima attività ad essere riaperta, almeno fino alla prima media, ma solo quando la situazione migliorerà.”. Al termine della conferenza stampa Draghi ha posto un accento sulla criticità dei vaccini “gestiti in ordine sparso”dalle varie regioni:”Noi andiamo forte a livello nazionale ma le Regioni sono molto difformi, alcune arrivano al 25% e altre al 5%: sono difformi nei criteri e nella capacita’ di somministrare i vaccini”.

Draghi:”Il Mes non è prioritario”

Uno dei punti cardine della Conferenza Stampa è stato il MES, un aspetto però sul quale Draghi ha precisato che in questo momento non è prioritario:”Durante le consultazioni preliminari mi è stato chiesto da molti partiti cosa pensassi del MES, ho risposto che occorre anche in questo essere pragmatici: al momento il livello dei tassi di interessi è tale che prendere il MES non è prioritario“. Draghi ha poi proseguito parlando di un piano della sanità che dovrà essere condiviso dal Parlamento: “è essenzialmente investito nella sanità, quando avremo un piano sanità condiviso dal parlamento e dall’opinione pubblica allora ci chiederemo se vale la pena, prenderlo senza avere un piano può significare buttare via i soldi”.

Draghi sulle cartelle esattoriali: “Ora riforma”

Uno degli aspetti rimarcato da Draghi in conferenza stampa sono state le cartelle esattoriali sulle quali “lo Stato non ha funzionato”, stando a quanto dichiarato da Draghi in conferenza stampa. “E’ chiaro che sulle cartelle lo Stato non ha più funzionato, uno Stato che ha permesso l’accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere: bisogna cambiare qualcosa”, ha precisato il Premier. Se da una parte verranno stralciate le vecchie cartelle dall’altra parte verrà fatta una riforma per esigere quelle ancora in essere: “una parte che prevede una modifica della riscossione, una piccola riforma della riscossione, del controllo e dello scarico. Senza, in un paio di anni avremmo avuto ancora milioni di cartelle da dover esigere”.

Orlando: “Misure contro povertà”

Il Ministro del Lavoro Orlando nel corso della conferenza stampa ha messo in evidenza che sono state messe in atto misure contro la povertà: “ci sono misure di grande importanza per quanto attiene il lavoro e anche di grande significato per la povertà che è la questione che ci preoccupa e ci deve vedere più attenti nel corso dei prossimi mesi”. Oltre a ciò è stato confermato il reddito di cittadinanza attraverso un rifinanziamento per un miliardo: “purtroppo le persone con i requisiti sono in aumento”, ha dichiarato. Oltre a ciò una parte importante dei sostegni è stata destinata ai lavoratori dello sport che si vedranno corrisposti un importo medio del valore tra i 1200 e i 3600 euro.

Daniele Franco: “Ristori per 3 milioni”

Intervenuto in conferenza stampa, il Ministro dell’Economia Daniele Franco ha fornito delle stime importanti: “L’Agenzia delle Entrate stima che 3 milioni di soggetti riceveranno in media 3.700 euro“. Oltre a ciò 5 miliardi saranno investiti su salute e sicurezza: La posta principale è per l’acquisto di vaccini e farmaci (2,8 miliardi), poi ci sono i fondi utilizzati per la logistica. C’è un intervento per creare un fondo per la produzione di vaccini in Italia una linea di azione dello sviluppo economico”.