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Salvini assolto dall'accusa di vilipendio, definì la magistratura "un cancro"

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Matteo Salvini è stato assolto dall'accusa di vilipendio dell'ordine giudiziario. Nel 2016 definì la magistratura italiana "un cancro da estirpare".

Nella giornata del 22 marzo il leader della Lega Matteo Salvini è stato assolto dall’accusa di vilipendio dell’ordine giudiziario, dopo che nel 2016 durante un congresso del partito tenutosi a Collegno definì la magistratura italiana “una schifezza” e “un cancro da estirpare”. Secondo la sentenza emessa dal tribunale di Torino infatti, Salvini “Non è punibile per la particolare tenuità del fatto”.

Salvini assolto dall’accusa di vilipendio

Nel commentare la sentenza, il segretario della Lega ha dichiarato su Twitter: “Sono contento ringrazio giudice e avvocato. La giustizia italiana va profondamente riformata, il ‘sistema Palamara’ va smontato per il bene dei cittadini e dei tanti magistrati davvero liberi e indipendenti”. Nel corso della requisitoria il pubblico ministero aveva chiesto per Salvini il pagamento di una sanzione da 3.000 euro.

Soddisfatta dell’esito del processo anche il legale del leder leghista Claudia Eccher, che ha commentato : “Questa sentenza ripristina lo stato di diritto. […] Il giudice ha contestualizzato correttamente le frasi pronunciate da Matteo Salvini in un consesso assolutamente privato all’interno di una riunione di un partito dove alla stampa era inibito l’accesso. Il giudice ha evidentemente anche verificato che queste parole, decontestualizzate, comunque hanno perso la loro carica offensiva”.