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Polizia, aumentano i reati dei minori ma l'Italia è tra i Paesi più sicuri d'Europa

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È quanto emerge dal consuntivo della Direzione centrale della polizia criminale: l'Italia ha uno  dei più bassi rapporti tra numero omicidi e popolazione

Crescono violenze sessuali, furti e rapine ma l’Italia ha uno  dei più bassi rapporti tra numero degli omicidi e popolazione. In forte aumento i reati commessi dai minori in confronto a quelli del periodo pre-pandemia. 

La conferenza di fine anno

Ci avviciniamo alla fine dell’anno e anche nel campo della cooperazione internazionale di polizia e dell’analisi dei fenomeni criminali – a cura della direzione centrale della Polizia criminale – è tempo di bilanci. 

Oltre  i vari dati  illustrati dal capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza Lamberto Giannini durante  la conferenza stampa per la presentazione dell’attività 2022, anche quelli  evidenziati dal direttore centrale della Polizia criminale e vicedirettore della Pubblica Sicurezza Vittorio Rizzi,  relativi ad alcuni dei fenomeni di maggior rilievo, sia sul fronte della cooperazione internazionale – che vede “l’Italia sempre più presente in tutto il mondo nell’ambito di operazioni congiunte con un numero sempre più alto di latitanti rintracciati” e attenta alla “globalizzazione criminale”, come ha sottolineato il capo della Polizia – sia su quello dei fenomeni criminali come omicidi, violenza sulle donne, violenza minorile, truffe, che restituiscono anche indicazioni importanti sulle azioni da intraprendere.

Il progetto I-CAN

Come riporta la nota sintetica del Ministero dell’Interno, “Guardando al contrasto alla criminalità organizzata, sono 37 gli “’ndranghetisti” arrestati nel biennio di riferimento grazie alla cooperazione nell’ambito del progetto I-CAN, tra questi Rocco Morabito. Un risultato operativo significativo, ha sottolineato il direttore centrale Rizzi, perché testimonia la tendenza delle mafie nazionali a “colonizzare” altri Paesi dove trovano condizioni economico-giuridiche favorevoli per radicarsi, “rendendo plasticamente l’idea di una mafia globale e globalizzata”, che “si fa impresa” e usa le nuove tecnologie, passando dal “pizzino” alle piattaforme criptate (circa 30 quelle scoperte, utilizzate dalla criminalità organizzata).

La cooperazione internazionale 

Ottimo il bilancio dei risultati raggiunti nell’ambito della cooperazione internazionale, soprattutto per quanto riguarda la  ricerca dei latitanti: 1.369 quelli arrestati in 64 Paesi da gennaio a fine novembre 2022, 26 in più rispetto al 2021.

I reati informatici

Per quanto riguarda la valutazione dei fenomeni criminali, effettuata grazie ai report elaborati dal Servizio analisi criminale, i reati informatici come phishing, spyware, ransomware e social engineering, legati allo spostamento sulle piattaforme digitali, durante e dopo la Pandemia, nel 2022 sono scesi del 15%, a conferma del rafforzamento delle strutture informatiche e dell’attività di contrasto delle Forze di polizia.

Gli omicidi

Gli omicidi in Italia, dal 1° gennaio 2022 ad oggi sono stati 309, undici in più rispetto allo scorso anno. Nel 1990 gli omicidi in Italia erano 3.012 e negli ultimi 15 anni la curva è in costante calo (erano 632 nel 2007). Confrontando il dato con quello degli omicidi volontari in Europa, secondo l’indagine effettuata dall’Istituto Eurostat, l’Italia appare uno dei Paesi più sicuri, con uno dei più bassi rapporti tra numero degli omicidi e popolazione. Per 100mila abitanti, su 32 Paesi presi in esame, l’Italia con un tasso dello 0, 6% risulta il Paese più sicuro, secondo solo a Norvegia e Svizzera.

I reati spia della violenza di genere

Avendo riguardo ai reati spia della violenza di genere, confrontando i primi 10 mesi del 2022 con quelli del 2021, si assiste ad una diminuzione del 10,3% degli atti persecutori o stalking, del 3,9% dei maltrattamenti in famiglia mentre si rileva un aumento del 15,7% delle violenze sessuali.

Furti, truffe e rapine

Si registra inoltre un aumento del 20% circa dei furti rispetto al 2021 (precisamente del 19,7%). Nello stesso periodo di riferimento le rapine crescono del 18,2%. Per quanto riguarda le truffe, due su tre vengono ormai commesse online.

In aumento i reati commessi dai minori

Il dato più significativo di questo bilancio di fine anno è però quello che riguarda i reati commessi dai minori, in confronto con i numeri pre- pandemia. Confrontando i primi dieci mesi dell’anno del 2019 con quelli del 2022 si registra infatti  un aumento del 14,3% dei minori denunciati e arrestati. Come ha spiegato il capo della Polizia “Sono degli aumenti per esempio sulle rapine in strada fatte anche da minori. Questo comporta un impegno e una presenza costante sul territorio ma anche un sistema, perché è importante anche per quello che riguarda i minori che ci sia un impegno grosso dalla scuola, dalla società, dal creare una serie di strutture che possano offrire dei momenti e dei punti di aggregazione ai ragazzi”.