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Polonia, approvata una legge che limita lo shopping domenicale

Deputati polacchi

Il Parlamento della Polonia ha approvato una legge che da marzo consentirà a negozi e grandi supermercati di rimanere chiusi quasi tutte le domeniche.

In Polonia è stata approvata dal Parlamento di Varsavia una legge per permettere ai lavoratori di negozi e grandi supermercati di rimanere chiusi la domenica, avendo quindi più giorni liberi, almeno durante il weekend.

Shopping domenicale in Polonia

Tale legge riguarderà quasi tutte le domeniche a partire dal 2020: per ora si comincerà dal marzo 2018 a tenere aperte le attività commerciali che abbiamo detto soltanto la prima e l’ultima domenica del mese, mentre dal 2019 soltanto l’ultima del mese, e poi appunto, dal 2020 rimarranno chiuse quasi tutte le domeniche.

La nuova proposta è stata presentata lo scorso anno da Solidarnosc (acronimo di Sindacato Autonomo dei Lavoratori ‘Solidarietà’), il primo sindacato europeo indipendente dal blocco sovietico fondato il 31 agosto del 1980 in seguito ad imponenti scioperi avvenuto nei cantieri navali di Danzica, e inizialmente guidato da Lech Walesa.

Lech Walesa

Vediamo dunque i dettagli della nuova norma approvata in Polonia, che non ha suscitato solo consensi, ma anche disapprovazione.

Cosa prevede la legge nel dettaglio

Abbiamo detto che dal 2020 negozi e grandi supermercati rimarranno chiusi “quasi tutte le domeniche”: in particolare si potrà andare a fare shopping soltanto sette domeniche l’anno, comprese le due che precedono il Natale e quella che precede Pasqua. La legge interessa anche le catene straniere della grande distribuzione. Invece sarà possibile effettuare shopping online e nei piccoli negozi, come panifici e stazioni di servizio. La nuova norma è stata approvata in Parlamento, il cui partito di maggioranza è quello conservatore di Diritto e Giustizia (Pis), con 254 voti a favore, 156 contrari e 23 astenuti. Concordano anche il presidente della Polonia Andrzej Duda e la premier Beata Szydlo. Dalla sua parte, Solidarnosc ha anche l’appoggio della Chiesa cattolica – ricordiamo tra l’altro l’amicizia che legava Lech Walesa al Papa polacco San Giovanni Paolo II -, la quale da tempo esortava a tener chiusi i negozi nel Giorno del Signore.

L’opposizione al Governo ed altri hanno invece obiettato che il provvedimento impedirà di lavorare di più agli studenti che intendono guadagnare qualcosa per mantenersi da soli e in termini economici verranno ridotti gli acquisti del weekend da parte di cittadini che provengono da Paesi confinanti, quali quelli Baltici, la Bielorussia, la Ucraina e la Slovacchia.

Statistiche su cosa ne pensano i Polacchi

In generale la popolazione della Polonia cosa pensa della legge di cui sopra? Un sondaggio condotto da una delle più grosse agenzie per le ricerche di mercato, la Kantar TNS, ha fatto emergere che il 76% dei polacchi vorrebbe che si adottasse una soluzione di compromesso, con due week-end liberi al mese a beneficio degli esercenti.

Invece un’altra agenzia di indagini, la CBOS, ha appurato che il 58% vorrebbe una chiusura totale delle attività commerciali la domenica, mentre i contrari alla norma sarebbero soltanto il 37%.

Il parere dei vescovi

Anche i vescovi polacchi hanno preso posizione, affermando che “La domenica libera da obblighi lavorativi costituisce un collante che rinforza l’unità nazionale”. “La dimensione sociale di ‘una liberazione’ della domenica” – aggiungono i vescovi – “coinvolga la verità fondamentale riguardante la natura dell’uomo che coesiste con altri uomini creando insieme a loro comunità, società, e nazioni”.