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Ponte Brolla (Svizzera), tuffo si trasforma in tragedia per un ragazzo di vent'anni

Ponte Brolla

L'incidente è avvenuto nell'area delle gole di Ponte Brolla nel finale della mattinata di domenica 11 luglio. Si indagano ancora le dinamiche.

Un bagno che si è trasformato in tragedia per un giovane. Un ragazzo di 20 anni si trovava presso le gole di Ponte Brolla, a Locarno (Svizzera), per fare una nuotata nel fiume Maggia. Dopo un tuffo, non è più venuto a galla.

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Tragedia a Ponte Brolla, la vicenda

L’incidente è avvenuto domenica 11 luglio, quando mancava qualche minuto a mezzogiorno. I primi report indicano che la vittima era un giovane di nazionalità rumena con residenza in Italia.

Il ragazzo era assieme ad altre due persone al momento della tragedia. A seguito di un tuffo, non è più ritornato in superficie. Quando si è gettato in acqua era vicino alla cascata che si trova nella zona di Grotto America. I soccorsi hanno strappato il corpo dalla morsa delle acque circa due ore dopo.

Non si sa bene ancora quali siano state le dinamiche dei fatti. Solo le indagini daranno una risposta definitiva. Il ventenne potrebbe essersi sentito poco bene per uno “choc termico”. Oppure, l’aver colpito un sasso sarebbe un’altra papabile causa del suo decesso. Altre due ipotesi sono che si sia trovato in balia di una corrente particolarmente potente o che sia capitato in un vortice.

Tragedia a Ponte Brolla, i soccorsi

Dopo l’incidente è stata allertata la Polizia cantonale. Inoltre, sono arrivate nell’area dell’incidente la Polizia Città di Locarno, il Servizio Ambulanza Locarnese e Valli (SALVA) e della REGA. Per di più, si è chiamato il Care Team per fornire il necessario supporto psicologico.

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Ponte Brolla e altri incidenti, le parole di Boris Donda

Boris Donda, presidente della Commissione acque sicure, ha parlato con il Corriere del Ticino in seguito ai recenti incidenti, legati sempre alla balneazione, che hanno avuto luogo nella zona di Lugano.

Il discorso è sempre quello ed è l’invito a mai fidarsi di acque che non si conoscono. Mi rendo conto che, a prima vista, certe zone suggestive che abbiamo nel cantone appaiono affascinanti e inoffensive, ma spesso nascondono pericolose insidie”, ha spiegato.

Poi, ha aggiunto: “Quest’ultimo fenomeno è strettamente legato agli sbalzi meteorologici, come quelli che stiamo sperimentando in queste settimane. Basta un temporale serale per creare una differenza di parecchi gradi e anche per modificare – a volte in modo improvviso – la portata dei corsi d’acqua, mutando la situazione da un giorno all’altro e mettendo potenzialmente in difficoltà i bagnanti”.

Inotre, ha lanciato una raccomandazione: “Prima di immergersi è fondamentale informarsi sulle caratteristiche della zona. Noi, dal canto nostro, facciamo di tutto per sensibilizzare, ma non sempre riusciamo ad arrivare dappertutto e al momento giusto”.

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