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Ponte Morandi non sicuro: lettera di Autostrade al Ministero

ponte Morandi

Autostrade per l'Italia già il 28 febbraio 2018 sollecitava il Ministero delle Infrastrutture per la messa in sicurezza del ponte Morandi.

Autostrade per l’Italia era al corrente che il ponte Morandi a Genova, crollato il 14 agosto 2018 causando 43 morti, non era sicuro? In una lettera datata il 28 febbraio scorso la societàdel gruppo Benetton invita il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture a portare a termine “con urgenza iter approvativo dell’intervento” sul viadotto Polcevera perché posticipare i lavori “al secondo semestre 2019 o inizio 2020” comporterebbe “ripercussioni per l’incremento di sicurezza necessario“. Autostrade per l’Italia assicura però che la missiva non lancia alcun allarme me è una “ordinaria comunicazione” per sollecitare “l’approvazione del progetto”.

La lettera sulla sicurezza del ponte Morandi

Fa discutere la lettera (la seconda di cinque) inviata il 28 febbraio 2018 da Autostrade per l’Italia alla Direzione generale per la vigilanza del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e al Provveditorato alle opere pubbliche di Genova. L’Espresso pubblica infatti una missiva nella quale la Direzione maintenance e investimenti esercizio della società del gruppo Benetton mette in guardia il governo sui rischi per il ritardo nell’approvazione del progetto esecutivo di rinforzo del ponte Morandi a Genova, crollato il 14 agosto scorso causando la morte di 43 persone e lo sgombero di un intero quartiere.

Nella lettera, Autostrade per l’Italia lamenta il fatto di non aver più avuto, dopo la riunione del Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato del primo febbraio 2018, “evidenza se siano necessari ulteriori approfondimenti e/o elementi integrativi”, ed informa quindi il ministero “di restare a disposizione qualora siano necessari chiarimenti e integrazioni in relazione agli aspetti tecnico-economici del progetto rappresentando, ancora una volta, – si sottolinea – l’urgenza che riveste la conclusione dell’iter approvativo dell’intervento”.

Il direttore della manutenzione di Autostrade, Michele Donferri Mitelli, aggiunge quindi: “Vista l’importanza strategica dell’opera e la natura dell’intervento si ritiene, in considerazione del protrarsi dei tempi di approvazione, che l’intervento non possa essere in esecuzione prima del secondo semestre 2019 o inizio 2020. Tale circostanza – chiarisce infatti – comporterebbe una serie di ripercussioni sia per la pianificazione economica che per l’incremento di sicurezza necessario sul viadotto Polcevera”. Per tutti questi motivi, la società concessionaria invitava quindi gli uffici compententi a “portare avanti l’iter autorizzativo quanto prima”. Nonostante questo, l’autorizzazione al progetto da parte della Direzione per la vigilanza arriverà soltanto a giugno 2018.

Autostrade per l’Italia: nessun allarme

A stretto giro arriva la replica di Autostrade per l’Italia che in una nota stampa puntualizza il fatto che “risulta assolutamente fuorviante e non veritiera l’interpretazione del settimanale (L’Espresso, ndr) secondo cui si sarebbe trattato di una ‘lettera d’allarme’ che metteva in guardia sulla ‘non sicurezza’ del viadotto”.

La società sostiene infatti che si tratta solamente “di una ordinaria comunicazione con cui la competente direzione del ministero delle Infrastrutture viene sollecitata per l’approvazione del progetto di miglioramento delle caratteristiche strutturali del viadotto Polcevera, per il quale era già stato prodotto il parere favorevole da parte del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche, tenuto conto che il tempo di approvazione da parte del ministero si stava protraendo oltre il termine dei 90 giorni. – aggiungendo – Il progetto aveva l’obiettivo di migliorare la vita utile dell’infrastruttura”.