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Popples: i teneri peluche e il cartone animato

Popples

Vi ricordate dei Popples? Teneri peluche multicolore che, con una piccola tasca, si appallottolavano e diventavano piccole palline di peluche.

I Popples

Si resta sempre bambini dentro, per tutta la vita. I giochi dell’infanzia ci forgiano e ci accompagnano sempre. Per questo le bambine degli anni ’80 ricorderanno bene degli amici colorati e coccolosi. Stiamo parlando dei Popples: simpatici pupazzi di peluche, multicolori e con una caratteristica speciale. Ciò che distingueva i Popples dagli altri cuccioli pelosi che andavano di moda all’epoca è la tasca-nascondino. I Popples, infatti, avevano una tasca che permetteva di arrotolarli su loro stessi, riducendoli in una uniforme palla di pelo colorata. Quante di voi li avevano in casa? E quante hanno provato a collezionarli tutti? I personaggi erano nove: sei femminucce e tre maschietti. Tutti di colori diversi e tutti appartenenti a una strana razza animale inventata. Dopo una produzione iniziale che andò a ruba, vennero prodotti anche in una taglia inferiore, rendendo di conseguenza anche la pallina in cui si trasformavano sempre più piccola.

La storia

I Popples nascono essenzialmente come peluche. Furono ideati e disegnati da Susan Trentel: la stessa creatrice degli Orsetti del Cuore, per intenderci. A differenza degli Orsetti, però, scelse di non ispirarsi a un animale esistente e di creare nuovi animali dalle orecchie lunghe e con la coda sottile. Oltre alla loro versione più piccola, il successo dei Popples suggerì di creare edizioni speciali e per questo nacquero i Rock Star Popples e gli Sport Popples. Già dai nomi si capisce che ci si ispirò alle passioni degli adolescenti dell’epoca: la musica punk rock e le tutone sportive super colorate – come i Popples, appunto. Seguendo la strada tracciata dagli Orsetti del cuore, si volle tentare di rincarare la dose di successo dei Popples e di creare anche per loro una serie di cartoni animati. Non ebbe lo stesso successo degli Orsetti, purtroppo, e per questo venne presto dimenticata.

La serie animata

Il primo tentativo di andare in tv per i Popples fu una puntata pilota chiamata It’s Popple time, ‘è l’ora dei Popple’. Diversamente da quanto poi fu fatto nella serie effettiva, nella puntata pilota i pupazzi venivano animati come marionette e con loro c’era Shelley Duval in carne e ossa. La puntata ebbe grande successo, il che incoraggiò i produttori a lanciarsi nell’impresa della serie animata. Ma l’avventura durò un anno soltanto, dal 1986 all’ ’87, con solo due stagioni prodotte e trasmesse in tv. La trama era molto semplice: i Popples erano i piccoli ospiti nascosti di due bambini, Billy e Bonnie Wagner. I due bambini scopriranno presto che non sono i soli privilegiati ad avere i Popples come animali da compagnia. I bambini vicini di casa, infatti, ospitano dei Popples diversi: i Rock Star Popples e i Babies Popples. Compito dei bambini era di nascondere agli adulti l’esistenza dei loro amichetti pelosi e di divertirsi con loro in tante avventure. I Popples mantennero le loro caratteristiche fisiche anche nel cartone, ma la tasca lì serviva a tirar fuori tanti oggetti magici.

I ricordi dell’infanzia sono sempre belli, anche se intrisi di nostalgia. Cosa importa se la serie animata non andò bene? L’importante è che i Popples erano dei peluche belli e coccolosi e che ci ricorderanno sempre bei momenti passati. (Sei in vena di tenerezze? Vedi anche “Agnello a macchie rifiutato dal suo gregge, un dalmata diventa la sua nuova madre“)