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Portofino rifiuta accoglienza ai migranti. Il sindaco: "Non abbiamo case libere"

Portofino

Il Comune di Portofino, insieme ad altri della Riviera, si rifiuta di accogliere i migranti. Il sindaco parla di mancanza di spazio.

Il rifiuto

Era già successo a Capalbio e si è ripetuto anche in altri paesi della Riviera, ma ora il no ai migranti viene da Portofino. E’ stato annunciato l’arrivo di un certo numero di migranti che dovevano essere accolti dal comune di Portofino. Ma il sindaco Matteo Viacava si è rifiutato di collaborare. “Non abbiamo case libere” è stato in sinesi il motivo del suo rifiuto, così come ha dichiarato anche ai giornalisti de La Repubblica. La super famosa meta turistica non avrebbe abbastanza spazio per ospitare i residenti, i turisti e anche i migranti. “Il nostro è un centro turistico importantissimo e alloggi liberi non ne abbiamo: la graduatoria dei residenti che aspettano l’assegnazione della casa popolare è infinita.” Addirittura le strade non sarebbero sufficienti: “Il territorio poi non è indicato, c’è un’unica strada, l’accoglienza non sarebbe funzionale proprio dal punto di vista logistico.”

La Prefettura

Ma la Prefettura non poteva sottostare al rifiuto di Portofino, a maggior ragione che non è stato l’unico comune a rifiutarsi. Se tutti, infatti, reagissero in questo modo non ci sarebbe posto per i migranti in tutta la penisola. Per questo motivo la Prefettura ha scavalcato le decisioni del Comune di Portofino e ha imposto lo stesso la ricerca di alloggi per i migranti, chiedendo ai privati. Quello che chiede la Prefettura, perciò, sono i Cas: centri di accoglienza straordinaria. Il numero complessivo dei migranti che devono essere collocati in tutta la Liguria è di 700 persone. Contando che Genova ne ospita già circa 2500, bisogna per forza rivolgersi agli altri centri della regione, che però sembrano rifiutarsi in massa di collaborare. 24 comuni della Riviera, oltre Portofino, hanno negato l’accesso ai migranti. Ma entro il 28 agosto la Prefettura dovrà trovare privati che si mettano a disposizione per ospitarli.

I privati

Ciò che la Prefettura si aspetta dal bando in scadenza è che privati che posseggono grandi strutture inutilizzate le mettano a disposizione delle associazioni. Quest’ultime gestiranno la struttura esclusivamente per poter accogliere i migranti. Al momento non si hanno notizie di privati che abbiano già messo a disposizione qualche struttura. Il grande assente è l’hotel Portofino Kulm, un tempo grande hotel di lusso e ora fuori uso. Sono quattro anni che l’hotel non è più in funzione, ma ci sono fattori che scoraggiano a prenderne possesso per i migranti. Una cooperativa è interessata all’acquisto della struttura, quindi bisognerebbe contrattare con un altro privato ancora per ottenerla. In oltre l’affitto sarebbe insostenibile per le associazioni, quindi si tratta comunque di una struttura fuori dalla portata dei loro portafogli. La speranza è che ci sia qualche altro privato in possesso di strutture più modeste e che si renda conto della gravità della situazione. Bisogna pur trovare una sistemazione per tutti, turisti e migranti, e si spera che si possa trovare in fretta.

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