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Prato-L'Aquila 2-1: cronaca e tabellino

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La Carrarese è avvisata. Tutto lascia pensare che questo sia l'anno del Prato. Perché non si sono visti quegli indicativi segnali come un palo degli avversari o un autogol a favore, ma addirittura due qualificazioni strappate al settimo ed all’ottavo minuto di recupero. Dopo il Chieti anche Lâ...

Lungobisenzio

La Carrarese è avvisata. Tutto lascia pensare che questo sia l’anno del Prato. Perché non si sono visti quegli indicativi segnali come un palo degli avversari o un autogol a favore, ma addirittura due qualificazioni strappate al settimo ed all’ottavo minuto di recupero. Dopo il Chieti anche L’Aquila viene beffata dal Prato, e come due settimane fa non mancano le polemiche arbitrali per un recupero forse troppo lungo. Il Prato è comunque in finale playoff, come due anni fa contro il Giulianova: e come allora, i lanieri partiranno sfavoriti, contro la corazzata Carrarese che avrà dalla sua il vantaggio della classifica e di un organico superiore. Ma non dell’entusiasmo e della forza dei nervi distesi: perché quando arrivi a giocarti la promozione dopo aver deluso per tre quarti di stagione, essere risorto in primavera ed aver acciuffato due partite quando tutte le speranze sembravano perse, anche il gap tecnico rischia di passare in secondo piano.

Incredula L’Aquila, che scrive nella sua storia il pomeriggio più pazzo di sempre. Che può essere riassunto dai dieci minuti finali, recupero compreso. Dopo il 3-2 al Fattori, gli abruzzesi stavano portando a casa il pareggio che serviva senza neppure soffrire troppo, in una partita condizionata dai falli e dalla tensione. Il Prato si era ormai fatto prendere dal nervosismo: De Agostini e Lamma si erano fatti espellere, ed ormai i rossoblù dovevano solo gestire il possesso del pallone. Ma mai dire mai con questo Prato: che al 93’ si guadagna un rigore con Schenetti, trasformato dallo stesso attaccante. Ma Stamilla, all’ultimo dei sei minuti di recupero concessi, trovava in mischia il pareggio che faceva saltare in campo la panchina ospite. L’arbitro Aureliano concede allora, forse con eccessiva fiscalità, ben due minuti di recupero extra per l’eccessiva esultanza. Ed all’ultimo respiro, sull’ultima palla lanciata in avanti senza schemi, Maikol Varutti trovava in mischia il gol di sinistro capace di far letteralmente tremare il Lungobisenzio. Due settimane dopo si ripetono le scene di esultanza viste nel convulso finale contro il Chieti. Ma ora sarà derby: senza tre squalificati e con la prima in casa…

Prato-L’Aquila 2-1

Marcatori: 93’ rig. Schenetti; 95’ Stamilla; 98’ Varutti

Prato: Pazzagli; Sacenti, Lamma, Malomo, De Agostini; Gori, Fogaroli, Zagaglioni (73’ Schenetti); Taugourdeau (46’ Varutti); Varricchio, Silva Reis (60’ Vieri). (D’Oria, Ferri, Corvesi, Pagliuca). All.: A. Bellini.

L’Aquila: Testa; Stamilla, Garaffoni (46’ Di Francia), Ruggiero, Prete; Onesti, Carcione, Ruscitti; Piccioni, Franciel (80’ Galli), Potenza (73’ Perfetti). (Modesti, Cutrupi, Pietrella, Falconieri). All.: M. Ianni.

Arbitro: Aureliano (Bologna)

Ammoniti: De Agostini, Onesti, Franciel, Varricchio, Fogaroli, Ruggiero, Vieri, Lamma e Pazzagli.

Espulsi: De Agostini all’83’; Lamma all’85’; Prete al 92’; Sacenti al 98’