> > Pregliasco e le minacce: "Mi chiamano di notte per dirmi che sanno dove vivo"

Pregliasco e le minacce: "Mi chiamano di notte per dirmi che sanno dove vivo"

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Destinatario di insulti per le sue posizioni in merito alla pandemia, Pregliasco ha affermato di ricevere continue chiamate con minacce di morte.

Il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco si è espresso sugli insulti e sulle minacce di cui è oggetto da mesi, sfociate in una busta con proiettili ricevuta a fine febbraio: una situazione peggiorata quando è stato introdotto il super green pass e le altre restrizioni per i non vaccinati che ha portato ad “un momento di rottura che ha finito per esacerbare gli animi“.

Pregliasco sulle minacce ricevute

Intervistato da La Stampa, l’esperto ha spiegato che l’ultimo periodo è stato un crescendo di minacce e insulti sui social. Da quando poi, su un canale Telegram no vax, è stato diffuso il suo numero di telefono, ha iniziato a ricevere chiamate minacciose giorno e notte “per insultare o dirmi che sanno dove abito io e dove i miei cari e che verranno a ucciderci“.

Secondo Pregliasco, una parte di responsabilità ce l’hanno “i cattivi maestri che, senza conoscenze scientifiche, sono andati in tv a inculcare dubbi e paure sui vaccini solo per mettersi in mostra“. Oltre a ciò c’è anche un’invidia sociale diffusa, tanto che molti gli chiedono quanto abbia guadagnato ad andare in televisione (“Ma quando mai, l’educazione alla salute fa parte del mio lavoro“).

Pregliasco sul super green pass

L’esperto si è infine espresso anche sull’idea del governo di togliere il super green pass dal primo aprile. Se la situazione consente di chiudere la fase di emergenza, secondo lui le riaperture devono comunque essere progressive: bene quindi togliere l’obbligo di certificazione verde all’aperto “ma per ora teniamolo al chiuso insieme alle mascherine“. Altrimenti, ha concluso, si rischia di fare come in Gran Bretagna dove, dopo aver aperto i rubinetti, di colpo i contagi sono raddoppiati a quota 60 mila.