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Pregliasco sulla variante Delta Plus: "Con la diffusione potrebbero arrivare altre chiusure"

Pregliasco variante Delta plus

Il virologo Fabrizio Pregliasco ha annunciato che con la diffusione della variante Delta Plus potrebbe esserci il rischio di nuove chiusure.

Con la diffusione della variante Delta Plus potremmo essere a rischio di nuove chiusure. L’annuncio arriva dal virologo e direttore del Galeazzi di Milano Fabrizio Pregliasco che, intervenuto alla popolare trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” in onda su Rai Radio 1, ha fatto il punto della situazione su ciò che ci potremo aspettare con la diffusione della variante Delta Plus. 

Pregliasco variante Delta plus, “È il 10% più contagiosa”

L’esperto ha spiegato che questa mutazione è il 10% più contagiosa rispetto alla variante Delta, pur essendo tuttavia “per fortuna meno pericolosa”. Pregliasco ha inoltre proseguito dichiarando che dovremo aspettarci che in futuro il covid “rimarrà endemico” e che “in alcuni Paesi la cosa sta risalendo e quindi anche noi questo inverno potremmo doverlo mettere in conto, altre pandemie possono arrivare”. 

Pregliasco variante Delta plus, “Non bisogna eccedere a tavola nelle festività”

Il virologo ha proseguito nel suo intervento spiegando che in vista delle prossime festività natalizie non bisognerà abbassare la guardia avendo cura di non eccedere con le persone presenti a tavola: “non bisogna eccedere e a tavola sin potrà stare al massimo in 6 o 8”, ha spiegato. 

Pregliasco variante Delta plus, Brusaferro: “Sars Cov2 sta evolvendo”

Nel frattempo il Presidente dell’istituto superiore di sanità Brusaferro in un suo intervento al convegno nazionale della fondazione ssp ha mostrato il quadro di un virus in evoluzione: “Abbiamo visto come Sars-CoV-2 sta evolvendo. All’inizio siamo partiti con un virus totalmente nuovo che abbiamo censito e valutato, e poi progressivamente ci siamo dovuti confrontare con le sue varianti. […] Se a inizio anno avevamo la variante Alfa […] oggi siamo con la Delta e stiamo valutiamo possibili sottovarianti della Delta. E’ una situazione in continua evoluzione”.