Sul candidato premier del centrodestra Silvio Berlusconi frena sulla figura naturale per quel ruolo: Giorgia Meloni. Il leader di Forza Italia oggi sarà al vertice del centrodestra ma senza una linea unitaria sul nome, anzi, secondo il Messaggero con una frase-concetto ben precisa: “Qui non c’è nessuno, cara Giorgia, contro di te. Anzi, noi vogliamo vincere tutti insieme e sappiamo benissimo che sei il nostro grande punto di forza”.
Perché Silvio Berlusconi frena sulla Meloni
l che significa che il Cav ha scisso bene fra punto di forza e punto di convergenza. Al vertice parteciperanno anche Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa e il nodo sarebbe quello di “aggirare” il diritto della Meloni a fare il premier in caso di vittoria, un diritto sancito per consuetudine dallo stesso Rosatellum con cui si vota, e la diffidenza delle stessa Meloni nei confronti degli alleati “già governisti”. Perciò Meloni ha postato l’ultimo sondaggio Swg che dà FdI primo partito con il 25%. Poi ha commentato: “Non lasciamoci intimidire, andiamo avanti per la nostra strada. C’è un’Italia da far rinascere”. Si, ma intimidire da chi?
L’imbarazzo di una formazione del Ppe
Dai detrattori esterni o dagli alleati che vedono nella Meloni premier una soluzione azzardata perfino per loro, specie per Forza Italia che resta partito europeista nei ranghi del Ppe? Il dato è che “Berlusconi e Salvini sono convinti che l’elettore medio di Forza Italia e della Lega non sia pronto a una soluzione del genere, ovvero Meloni premier”, e siccome vogliono vincere e in casa hanno transfughi e fronde potenti, vogliono assicurarsi che una eventuale vittoria non sia un boomerang.