Uliana Kovaleva, presidente del Premio Felix, ha parlato con entusiasmo dell’evento: nell’intervista esclusiva ha raccontato l’armonioso incontro tra il cinema russo e quello italiano, il segreto del primo e la bellezza dell’intero evento.
Premio Felix, le parole del presidente Uliana Kovaleva
Serate suggestive tra alcune delle più belle città della Lombardia: è stato un successo il Premio Felix, che coronerà il suo percorso con una serata di Gala prevista per giovedì 16 settembre 2021.
“Nel settembre 2020 abbiamo affrontato una situazione più difficile, ora siamo abituati a vivere (e convivere) con l’emergenza coronavirus. Il Premio Felix è iniziato il 4 settembre a Villa Olmo, a Como, un luogo da sempre molto amato dai russi. Presente in occasione della tappa a Varese anche il sindaco cittadino, dove è stato proiettato l’unico film frutto della co-produzione Italia, Russia, Austria. È stata una bellissima serata, proprio come a Milano, alla Biblioteca Ambrosiana”, ha raccontato Uliana Kovaleva.
Poi ha tenuto a sottolineare: “Sono due le particolarità del Festival. Qualsiasi sia il genere del film proiettato, deve avere un carattere positivo e umanistico. Vogliamo che chi vede il film poi si senta meglio. Inoltre, nonostante i film siano spesso molto diversi tra loro, attraverso le pellicole vogliamo offrire qualche prospettiva nuova, positiva e interessante, cioè far scoprire aspetti che prima non si conoscevano. Il cinema, con musica e immagini, unisce davvero tutti”.
Il cinema russo si caratterizza “per la sua anima aperta, proprio come noi russi”, ha dichiarato Uliana Kovaleva, che non nasconde la contentezza in vista della serata di Gala, prevista per giovedì 16 settembre alle 18.30 presso l’AriAnteo, nel cortile interno di Palazzo Reale, che è sicura “piacerà al pubblico”.