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Preoccupazione nel Regno Unito per il vertiginoso aumento di casi di morbillo

In Regno Unito aumentano i casi di morbillo

La denuncia delle autorità sanitarie del Regno Unito per un aumento di casi di morbillo e il quadro disegnato dall'Oms

L’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva messo in guardia contro quel rischio da tempo ed ora c’è preoccupazione nel Regno Unito per il vertiginoso aumento di casi di morbillo. Nel 2022 erano state registrate 54 infezioni totali ma nel primo quadrimestre 2023 siamo già a 49 casi. Ed un terzo di essi è stato censito nella sola città di Londra, a causa di un “calo delle vaccinazioni che sta determinando un aumento della vulnerabilità soprattutto tra i bambini”.

Regno Unito, aumento dei casi di morbillo

E gli esperti dell’UK Health Security Agency (UKHSA) stanno chiedendo ai genitori di vaccinare i figli. Il Guardian spiega che il 40% delle infezioni del 2023 riguarda bambini di età inferiore ai 5 anni e il 27% persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni. Vi sono casi “importati” e Vanessa Saliba, consulente epidemiologa presso UKHSA, ha spiegato: Il morbillo si diffonde molto facilmente e può portare a complicazioni che richiedono un ricovero in ospedale: in rare circostanze il virus può causare invalidità permanente o morte, quindi è molto preoccupante vedere contagi in aumento”.

Covid e calo delle vaccinazioni infantili

E ancora: “Durante la pandemia di Covid-19 abbiamo assistito a un calo delle vaccinazioni infantili di routine”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva già preannunciato l’aumento dei casi di morbillo visto l’evidente calo delle vaccinazioni durante il Covid. Ed il nostro Istituto Superiore della Sanità spiega: “Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramyxoviridae). È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni, per cui viene detta infantile, come la rosolia, la varicella, la pertosse e la parotite. Si trasmette solo nell’uomo. I malati vengono isolati nel periodo di contagio”. Le complicazioni ci sono e sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti.