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Presepe fai da te: consigli

presepe

Il presepe è una tradizione unica che risale a molti secoli fa. Vediamo come prepararci al meglio per allestirlo in casa.

Il presepe, insieme all’albero decorato, sono diventati per tutti noi elementi imprescindibili del Natale. Il presepe può essere costituito da pochi elementari soggetti come da centinaia. Pezzi economici prodotti in serie o preziosissime opere di artigianato. A Dicembre lo si trova ovunque, dalle case modeste a quelle sfarzose, nei cortili e nelle piazze, nelle Chiese come nei Municipi.

Prima di dare qualche consiglio su come creare un presepe fai da te, vediamo di conoscerlo meglio. Cosa sappiamo in fondo della sua origine?

Conosciamo il presepe

Presepe” è una parola latina che significa “luogo recintato”. E’ diventato il termine per definire la rappresentazione della nascita di Gesù Cristo come c’è stata tramandata. Una capanna, un bimbo in fasce nella mangiatoia insieme a Giuseppe e Maria, il bue e l’asinello.

Origini

La rappresentazione della nascita di Gesù ha origini antichissime e la troviamo già nelle catacombe. Qui i primi cristiani si nascondevano per scappare alle persecuzioni perpetrate dagli imperatori romani politeisti.

Inizialmente la Natività era raffigurata solo attraverso le immagini bidimensionali proprie degli affreschi. Fu soltanto durante il Medioevo che la scena, dai muri dei luoghi sacri, passò alla rappresentazione tridimensionale in carne ed ossa.

Nascita del presepe vivente

Fu infatti nel 1223 che San Francesco d’Assisi creò il primo presepe vivente a Greccio. L’idea gli venne dopo aver visitato la Palestina, dove rimase colpito da Betlemme, luogo di nascita di Gesù. Il presepe fu un grande evento per il tempo. Venne narrato da vari cronisti, tra cui Tommaso da Celano, che raccontò l’evento nella “Legenda Secunda”.

Tradizione barocca

La tradizione del presepe si diffuse nei secoli successivi in particolare nel Regno di Napoli. Dal Seicento cominciò a diffondersi anche nella case nobili sotto forma di soprammobili. In grande sviluppo iniziò nel secolo successivo col la diffusione del tradizionale presepe in terracotta, gesso e cartapesta decorata. Non solo di matrice napoletana, ma anche genovese, bolognese e romana.

Diffusione popolare

Nell’Ottocento il presepe entrò anche negli appartamenti dei borghesi e nelle case del popolo. In questo periodo divenne vero e proprio centro simbolico attorno al quale ruotano tutte le festività del Natale e gli appuntamenti religiosi e laici ad esso associati.

Presepi tecnologici e riciclo

La tradizione è oggi più viva che mai, e la tecnologia non ha fatto altro che rendere l’esperienza più magica. Figure che si muovono meccanicamente, effetti di luce che alternano giorno e notte, acqua che scorre, musiche di accompagnamento.

Spesso i presepi sono allestiti in forme insolite e con materiali riciclati, dando spazio alla fantasia del presepista.

Presepe fai da te

Anche noi nel nostro piccolo, ricorrendo alle semplici statuine in materiale plastico, possiamo creare un presepe di tutto rispetto, adattandolo agli spazi della nostra casa.

Ecco alcuni semplici accorgimenti da seguire:

  • Trovate uno spazio rettangolare, lo scomparto di un mobile oppure un tavolo che diventerà la base della scena
  • Ricoprite con del muschio finto o con carta marrone per rappresentare una strada sabbiosa e terrosa.
  • Preparate il cielo con una carta blu stellata e aggiungete degli angioletti
  • Preparate la capanna. Potete comprarla già fatta oppure costruirla con carta da pacchi marrone unita alla colla vinilica per creare l’effetto “accartocciato” della roccia
  • Mettete al centro della grotta la mangiatoia che farà da culla a Gesù, e ai lati sistemate Maria e Giuseppe. Dietro ai personaggi mettete il bue e l’asinello
  • Fuori sulla strada create le montagne con carta da pacchi e colla vinilica
  • Aggiungete in prospettiva pastori, pecorelle, animali e personaggi popolani
  • Collocate in un punto ben visibile le stella cometa e l’Arcangelo Gabriele per rendere la scena perfetta
  • Ricordate che Gesù va inserito nella mangiatoia il 25 dicembre mentre i Re Magi il giorno dell’Epifania.

Da qui è possibile partire per aggiungere tanti piccoli particolari a seconda del vostro gusto. Ad esempio botteghe con gli artigiani al lavoro, case all’interno delle quali rendere visibili gli ambienti arredati, pozzi, ponti su laghetti. Anche se tutti questi elementi insieme posso sembrare dissonanti tra loro, pur se storicamente e geograficamente incompatibili, questo non ha importanza, di fronte alla magia che il presepe ci regala.