Cristiana Lenoci Anche la donna può indossare il condom per evitare gravidanze indesiderate e malattie trasmissibili tramite rapporti sessuali: ecco come si utilizza.
Tra i metodi contraccettivi per evitare una gravidanza indesiderata e per prevenire malattie trasmissibili sessualmente c’è anche il preservativo femminile. Si tratta di uno strumento che viene indossato dalle donne e che fa da barriera allo sperma maschile raccogliendolo in una guaina: si inserisce all’interno della vagina ed è formato da due anelli posti alle estremità. Il preservativo femminile è in commercio nei Paesi europei fin dal 1993, ma in Italia è arrivato solo di recente.
La lunghezza del preservativo femminile è come quella del condom maschile, ma a differenza di quest’ultimo ha una base più larga per permettere che il pene entri in vagina.
Il preservativo femminile presenta al proprio interno una guaina impermeabile che unisce tra di loro i due anelli elastici (uno interno ermeticamente chiuso, l’altro esterno che funge da base): tale membrana serve come raccoglitore del seme maschile. Mentre i primi esemplari di preservativo femminile erano in poliuretano, quelli moderni sono realizzati in lattice naturale o in sintetico. Le prime applicazioni di questo metodo contraccettivo potrebbero rivelarsi piuttosto complicate, per cui ci vuole un po’ di pratica prima di utilizzarlo correttamente.
Per imparare ad usarlo in maniera corretta la donna dovrebbe applicarlo mettendosi in posizioni diverse, per trovare quella più consona e adatta al proprio corpo. Il preservativo femminile è lubrificato con un liquido a base di silicone, per consentire un ingresso agevole del membro maschile nella vagina. La lubrificazione è indispensabile per avere rapporti sessuali piacevoli e con movimenti diversi.
Il condom femminile può essere utilizzato una sola volta. Alcuni ricercatori stanno valutando la possibilità di un suo riutilizzo a condizione che esso rimanga integro. Il preservativo femminile è comodo ed efficace, soprattutto per le donne che si trovano in particolari condizioni: per chi ha subito un’isterectomia, per chi ha il ciclo mestruale, per chi ha da poco partorito, per chi è allergica al lattice.
