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Presidente della Duma: "La Russia userà le armi nucleari in caso di attacco"

Presidente Duma Europa

Il presidente della Duma ha dichiarato che la Federazione russa è pronta ad utilizzare le armi nucleari in caso di attacco.

Il presidente della Duma Vyachslav Volodin si è espresso sulla possibilità che la Russia ricorra alle armi nucleari per poi fare una previsione sul futuro dell’Europa: secondo lui, la sua unità sta crollando e la volontà dei suoi cittadini non sarà più presa in considerazione.

Presidente della Duma sulle armi nucleari

Il numero uno del Parlamento russo ha affermato che il Cremlino potrebbe rispondere con armi nucleari se attaccato: “Per quanto riguarda la Russia, abbiamo questa possibilità solo in risposta a un attacco subito: è una possibilità nell’ambito della difesa, se attaccano noi risponderemo“.

Presidente della Duma sull’Europa

Sul proprio canale Telegram, il politico russo si è inoltre espresso sulla riforma chiesta dal Parlamento Europeo per abbandonare il diritto di veto dei suoi membri. Un’ipotesi che, secondo lui, fa sì che “l’opinione dei singoli stati e quindi dei loro cittadini non sarà più presa in considerazione“. Il riferimento è al percorso di revisione dei trattati avviato a Strasburgo dopo che per un anno sono state raccolte le proposte dei cittadini europei.

Con l’introduzione delle sanzioni contro la Russia, ha continuato, i Paesi dell’Unione Europea “non hanno unità su questo tema e pertanto bisogna cercare altre forme decisionali abbandonando il principio che esisteva da anni“. Così facendo, secondo lui milioni di persone in Europa saranno private del diritto di voto e gli stati in cui risiedono perderanno la loro sovranità. Qui dunque la sua domanda: “Chi sarà responsabile nei confronti dei cittadini di un determinato paese in caso di aumento dei prezzi, disoccupazione, problemi economici a seguito di decisioni prese senza tener conto delle loro opinioni?“.

L’unica soluzione che possono adottare gli stati per mantenere la sovranità e difendere gli interessi dei propri cittadini, ha concluso, è per lui una sola: lasciare l’Unione Europea.