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Eletti gli Uffici di Presidenza alla Camera dei Deputati

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Sono stati eletti gli Uffici di Presidenza alla Camera dei Deputati. Ben rappresentato il M5S, polemici il Pd e FdI, sotto rappresentati.

L’Aula della Camera dei Deputati ha eletto i componenti dell’ufficio di Presidenza di Montecitorio. I vicepresidenti sono- in ordine alfabetico- Mara Carfagna (FI), Maria Edera Spadoni (M5S), Lorenzo Fontana (Lega) ed Ettore Rosato (Pd). I questori sono Riccardo Fraccaro (M5S), Gregorio Fontana (FI) ed Edmondo Cirielli (FdI).

Fraccaro questore anziano

Dopo l’elezione di Roberto Fico a Presidente della Camera, il Movimento 5 Stelle ottiene anche una vicepresidenza e il ruolo di questore anziano. Come è accaduto per completare l’ufficio di Presidenza del Senato, si è cercato di tenere aperto un canale di dialogo tra i vari partiti in modo tale da cercare di garantire a ognuno una quanto più equa rappresentanza. Secondo il Partito Democratico, escluso dalla nomina per il vicequestore, l’esito delle votazioni ha dimostrato invece il contrario. Riccardo Fraccaro, vicino a Di Maio ed eletto con 269 preferenze, è stato eletto come questore anziano, carica che consente ampi margini di manovra e che si occupa, tra le altre cose, di controllare le spese di Montecitorio; di fatto, il M5S ha ottenuto una forte rappresentanza alla Camera dei Deputati.E, se Fraccaro è stato uno dei nomi che circolavano come ministro in un eventuale governo, la sua nomina libera di fatto un posto che potrà essere occupato da un esponente di un altro partito o da un tecnico in un ipotetico e futuro esecutivo.

Gli esclusi

La candidata del Partito Democratico all’ufficio dei questori, Rosa Maria De Giorgi, è stata esclusa. Amari i commenti dei democratici. Andrea Marcucci, capogruppo al Senato, ha infatti commentato: “In Parlamento prevale il codice Di Maio: uno vale tutti”. Fratelli d’Italia invece ha ottenuto un questore, ma nessun vicepresidente. “C’era un’intesa istituzionale-spiega Fabio Rampelli, esponente di spicco di Fli- per fare in modo che tutte le forze politiche fossero rappresentate (…). Ma il Movimento 5 Stelle ha avuto ripensamenti”.

Il commento di Luigi Di Maio

Il 4 aprile inizieranno le consultazioni al Quirinale per appurare se vi siano o meno i numeri per formare un nuovo governo. Nel frattempo, Danilo Toninelli e Giulia Grillo (capigruppo del M5S) hanno iniziato a incontrare in modo informale i rappresentanti degli altri partiti. Il Partito Democratico e Fratelli d’Italia non hanno partecipato; “Il Pd sta ancora portando avanti la linea di porsi come freno al cambiamento- commenta Luigi Di Maio tramite la sua pagina Facebook- (…) abbiamo invitato i capigruppo delle altre forze politiche ai confronti per sapere prima se ci siano convergenze sui temi importanti del paese”. Sempre secondo il deputato, è possibile trovare dei punti in comune con gli altri gruppi, sia di destra sia di sinistra, perché “(…) le idee che portiamo avanti sono di buon senso e non hanno etichette ideologiche”. Di Maio esprime soddisfazione riguardo alle nomine degli Uffici di Presidenza, auspicando che la forte presenza istituzionale dei 5Stelle possa portare a un taglio netto di “privilegi e sprechi”: “Il Parlamento non è più il simbolo della Casta, ma è diventato finalmente il segno tangibile dell’inizio della Terza Repubblica, la Repubblica dei cittadini”.