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Prete 38enne si uccide in chiesa. Fu accusato di molestie

sacerdote

Un prete della diocesi di Rouen in Francia era stato accusato tre anni fa di violenza sessuale ai danni di una bambina. Il 38enne si è suicidato.

Un sacerdote di 38 anni si è suicidato in una chiesa della diocesi di Rouen (Francia) per motivi finora “incomprensibili”. Il parroco era stato accusato tre anni fa di aver molestato e violentato una bambina, anche se la denuncia era stata fatta solo all’arcivescovo e non alle forze di polizia. Sembra comunque che in quest’ultimo periodo il prete stesse “vivendo momenti difficili”.

Parroco si suicida in chiesa

Jean-Baptiste Sebe, parroco di 38 anni, si è tolto la vita. In passato, era stato accusato di molestie sessuali. Il fatto è avvenuto nella diocesi di Rouen, già segnata dall’assassinio di padre Hamel ucciso due anni fa nella sua chiesa durante un attentato terroristico.

Il cadavere di Jean-Baptiste Sebe è stato scoperto nei locali della chiesa di Saint-Romain martedì 18 settembre, anche se sembra che fosse parroco di Saint-Jean-XXIII a Rouen-Nord. Il prete era originario di Strasburgo ed era stato ordinato sacerdote nel 2005. Oltre al suo servizio in parrocchia, il 38enne era docente presso il Theologicum dell’Istituto cattolico di Parigi.

Una fonte dell’Agence France Presse ha rivelato ieri che Jean-Baptiste Sebe era stato accusato da una donna di molestie e violenza sessuale nei confronti della figlia. La denuncia però non era stata presentata agli organi di polizia ma all’arcivescovo di Rouen, a cui la donna si era rivolta. I fatti però risalgono a ben tre anni.

E’ da qui che probabilmente inizierà l’indagine per capire i motivi che hanno portato Jean-Baptiste Sebe a togliersi la vita. Da valutare inoltre se esiste un collegamento con il fatto che il giorno prima del suicidio, il sacerdote era stato convocato da Dominique Lebrun, arcivescovo di Rouen. La diocesi per il momento si limita a sottolineare che “resta incomprensibile un gesto del genere, anche se si sapeva che stava vivendo momenti difficili“.