> > Prete arrestato per pedofilia: domiciliari ma niente carcere

Prete arrestato per pedofilia: domiciliari ma niente carcere

Prete ai domiciliari ma non andrà in carcere

L'arcivescovo di Firenze lo ha sospeso dall'esercizio delle sue funzioni e il gip di Prato lo ha condannato agli arresti domiciliari.

Niente carcere per Don Paolo Glaentzer, il prete di 70 anni arrestato il 23 luglio a Prato con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Il gip di Prato, Francesco Pallini, ha respinto la richiesta della procura e ha accolto quella della difesa, stabilendo che il sacerdote rimanga agli arresti domiciliari come deciso in un primo momento, vista la sua età avanzata. Don Glaentzer è stato arrestato in flagranza di reato mentre si trovava nella sua auto in atteggiamenti equivoci con una bambina di 10 anni, nel parcheggio di un supermercato toscano. Sorpreso da un passante, ha rischiato il linciaggio da parte dei presenti.

La confessione del prete

Il sacerdote ha confessato di essersi appartato con la bambina e ha anche ammesso di averlo già fatto in precedenza. Si è però difeso affermando che è sempre stata lei a prendere l’iniziativa e che per lui si tratta di un semplice rapporto affettivo con la sua piccola diocesana. Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando sulla parrocchia di Signa, di cui è parroco e che avrebbe dovuto lasciare a settembre, per scoprire se ci sono altre giovani vittime.

L’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Bretori, ha negato di essere a conoscenza degli atteggiamenti di Don Glaentzer, “altrimenti la diocesi avrebbe immediatamente agito”. Dopo l’arresto, ha stabilito la sospensione del sacerdote dall’esercizio delle sue funzioni in attesa della conclusione delle indagini. Il cardinale ha affermato di nutrire la massima fiducia nella magistratura e ha ribadito che la Chiesa e le istituzioni hanno il “dovere della ricerca della verità, l’attenzione e la cura per le vittime, l’impegno ad evitare ogni possibilità di reiterazione dei reati, la salvaguardia delle comunità”.