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Prete muore durante amplesso con un cavallo

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La storia lascia a bocca aperta, sia per la complessità del gesto in sé sia per i protagonisti della vicenda. L'atto omosessuale praticato da un prete americano sarebbe passato quasi sotto silenzio, non per la sua gravità ma per la frequenza con cui storie del genere sono arrivate dal continente ...

La storia lascia a bocca aperta, sia per la complessità del gesto in sé sia per i protagonisti della vicenda. L’atto omosessuale praticato da un prete americano sarebbe passato quasi sotto silenzio, non per la sua gravità ma per la frequenza con cui storie del genere sono arrivate dal continente americano. Ma la storia, pubblicata oggi da Bild è ai limiti dell’estremo.saf Il 48enne prete Gerald Pointer sarebbe stato trovato morto in una stalla a Seattle. I medici hanno dovuto constatare che il religioso era morto a causa delle lacerazioni nell’intestino crasso causate da uno stallone che è stato abusato sessualmente. La conferma è arrivata dal camionista che ha filmato “l’amplesso”, il 54enne James Tait che dovrà pagare una multa di 5.000 dollari per mancato soccorso, l’unico reato contestabile. Il sesso con animali nello Stato Federale di Washington non è proibito e la storia sta rapidamente facendo il giro del mondo. ____________________________________________________________________________________________________________ Questo è quello che avremmo scritto. Ma cosa succede quando una storia incredibile non è verificata? Si va incontro a brutte figure, battutine e nel peggiore dei casi a denunce. Come si fa a smascherarle? Prima di tutto occorre fare una ricerca sui protagonisti della vicenda. Se la storia viene riportata da siti o quotidiani autorevoli potreste avere la conferma che la storia è verosimile, ma non potete esserne certi. La stessa burla potrebbe avere colpito voi. Come togliersi il dubbio? Semplice, basta andare direttamente alla fonte citata per smascherare il tutto. La Bild infatti, non ha mai pubblicato nulla del genere, anche se sulla vicenda sono nati gruppi Facebook. Ci eravate cascati anche voi? Beh, state attenti alle imitazioni!!