Marta Lodola Giuseppe Matarazzo, prete quarantacinquenne di Frasso Telesino in provincia di Benevento, è stato freddato da due colpi di pistola il 19 luglio. L’uomo aveva da poco finito di scontare la sua pena per aver commesso violenza sessuale su due minori. Il principale indagato per l’omicidio è il padre delle due ragazze, una delle quali si è tolta la vita poco tempo dopo aver subito violenza. Il dolore e la rabbia del padre potrebbero averlo spinto all’estremo atto di uccidere il responsabile della sofferenza delle figlie.
Ucciso 10 anni dopo le violenze commesse
Le violenze sessuali commesse da Giuseppe Matarazzo nei confronti di due sorelle adolescenti sono avvenute nel 2008. Una delle due ragazze, che all’epoca dei fatti aveva 14 anni, non ha retto al dolore e all’umiliazione e poco tempo dopo la violenza, si è tolta la vita. È stato proprio il suicidio della ragazza a far emergere le gravi responsabilità di Giuseppe Matarazzo. Il processo svoltosi ai suoi danni lo ha visto accusato non soltanto di violenza sessuale, ma anche di istigazione al suicidio.
L’uomo è stato condannato a undici anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale, l’accusa di istigazione al suicidio è, invece, decaduta. Una volta scontata la sua pena, il prete è uscito di prigione e ha ripreso la sua vita.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti il padre delle due vittime non è riuscito, in questi anni, a mettere da parte la rabbia e la disperazione per quanto avvenuto nel 2008. Avrebbe quindi atteso che Giuseppe Matarazzo tornasse a casa per freddarlo con due colpi di pistola che lo hanno ucciso sul colpo. Le indagini dei Carabinieri continuano, ma al momento la pista più attendibile è proprio quella della vendetta personale.
