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Pretty Woman: 27 anni della favola moderna più amata

Pretty Woman: 27 anni della favola moderna più amata

Il 23 marzo 1990 usciva 'Pretty Woman': uno dei film cult nella storia della commedia romantica con gli indimenticabili Julia Roberts e Richard Gere Chi può dimenticare la storia della prostituta che riesce a scalfire il cuore del ricco milionario? La storia d'amore più romantica degli anni '90 c...

Il 23 marzo 1990 usciva ‘Pretty Woman’: uno dei film cult nella storia della commedia romantica con gli indimenticabili Julia Roberts e Richard Gere

Chi può dimenticare la storia della prostituta che riesce a scalfire il cuore del ricco milionario? La storia d’amore più romantica degli anni ’90 che nasce tra Vivian Ward e Edward Lewis in Pretty Woman?

Il film diretto da Garry Marshall è stato definito uno dei più grandi successi al botteghino di sempre e ancora oggi continua a tenere incollati allo schermo milioni di spettatori.

Scopriamo insieme i segreti del film

Vivian è l’eterna Cenerentola in cui tutte le donne almeno una volta si sono rispecchiate. “Voglio una favola!” è il suo motto. Giovane, spregiudicata, ironica: Julia Roberts incanta proprio perché è spavaldamente autentica, vuole sognare, vuole farci sognare. Tutto è possibile a Hollywood: la favola va in scena. La prostituta riesce a conquistare l’amore dell’uomo dei sogni: bello e ricco. Quando Edward la incontra per la prima volta in Hollywood Boulevard, a Beverly Hills, la passione è già in viaggio.

Forse non tutti lo sanno, ma la scelta della protagonista femminile del film non fu certo semplice. Erano candidate al ruolo, oltre a Julia Roberts, molte attrici di talento e più famose di lei che nel 1990 aveva appena 22 anni. Il regista aveva infatti preso in considerazione Meg Ryan, Michelle Pfeiffer, Sharon Stone, Kim Basinger e perfino l’italiana Valeria Golino. Tutte rifiutarono il ruolo e fu un caso che consentì alla Roberts di rivestire uno dei suoi ruoli di maggior successo che le valse anche la seconda candidatura al premio Oscar, dopo quella ricevuta per “Fiori d’acciaio”.

Chi può dimenticare inoltre gli outfit di Vivian? I suoi stivali di vetrice nera oltre al ginocchio e il vestito rosso con profonda scollatura con il quale seduce definitivamente il suo milionario, Edward. Richard Gere era già una star del grande schermo da quando aveva interpretato negli anni ’80 “American Gigolò”.

La storia di “Pretty woman” piace così tanti agli spettatori perché racconta l’avverarsi di un sogno impossibile e soprattutto perché è una storia di riscatto sociale e personale. Vivian che viene rifiutata quando entra nei negozi di lusso di Los Angeles, una volta trasformata in una vera principessa, riesce a prendersi una bella rivincita sulle commesse che un tempo l’avevano denigrata all’ingresso.

La famosa scena della collana nel quale Richard Gere suscita una fragorosa risata a Julia Roberts quando richiude di colpo la scatola che contiene il prezioso gioiello è stata del tutto improvvisata ed è diventata una delle più amate del film.E infine, vi sono alcune battute del film che sono rimaste indimenticabili. “Quel gran c***o di Cenerentola!” è ciò che la coinquilina di Vivian, prostituta anche lei Kit De Luca, pronuncia con un piglio d’invidia verso l’amica. Ecco le battute di questa scena memorabile: « “Tu fammi un solo esempio di una che conosciamo alla quale è andata bene». «Vuoi un esempio? Vuoi che faccia un nome? Vuoi che ti dica un nome insomma uno qualunque? ». «Sì, uno. Me ne basta uno». «Dio, che ossessione sono i nomi… quella gran c*** di Cenerentola!».