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Pride 2021: i colori arcobaleno inondano le città italiane

Pride 2021

Per il Pride 2021 si attendono manifestazioni in sei città italiane. Il movimento Lgbti+ in piazza anche per il ddl Zan.

L’onda Pride sabato 26 giugno colpirà sei città italiane. Ancona, L’Aquila, Faenza, Martina Franca, Milano e Roma saranno travolte dai colori del movimento Lgbti+ (Lesbico, Gay, Bisessuale, Transessuale, Intersessuale), che vogliono dare al Pride 2021 un significato ancora più politico che in passato: ribadire che sul ddl Zan non arretreranno e non sarà accettato alcun compromesso.

Pride 2021, Zan in piazza a Milano

Alessandro Zan, deputato relatore dell’omonimo disegno di legge approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati e rappresentante della comunità Lgbti+, sarà in piazza a Milano. Zan parlerà davanti all’Arco della Pace, dove si terrà l’evento conclusivo della Milano Pride Week, dopo aver partecipato in mattinata a un evento del PD.

Il segretario del PD Enrico Letta, rispondendo a una domanda di SkyTg24 durante l’evento Live in Firenze, ha dichiaro che i numeri per approvare il ddl Zan al Senato “ci sono, ci sono stati per approvarlo nel primo passaggio e anche nel secondo passaggio. Dopodiché, andiamo in Parlamento e lì vedremo”.

Pride 2021, gli eventi a Milano

Anche se non ci sarà la consueta parata, si attende una grande partecipazione al Pride di Milano. Alle 16.30 sarà il sindaco Beppe Sala a salire sul palco, dopo aver inaugurato in piazza della Scala una stele dedicata a Gianni Delle Foglie e Ivan Dragoni, i “pionieri delle unioni civili” che, con altre otto coppie, il 27 giugno 1992 si unirono per la vita in modo simbolico davanti a Palazzo Marino, la sede del Comune, illuminata per quattro notti con i colori arcobaleno.

Alle 18 è previsto l’arrivo della Rainbow Ride, con centinaia di ciclisti, all’Arco della Pace, dove parlerà Zan. Infine, sarà Vladimir Luxuria a dare il via alla festa che porterà numerosi artisti ad alternarsi sul palco fino alle 20.30.

Pride 2021, gli eventi a Roma

A Roma il corteo ci sarà, ma senza carri. Partirà alle 17 da piazza Vittorio, dove si prevedono circa 4000 persone, e si concluderà in piazza della Repubblica. Tra gli altri, attesi il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il candidato a sindaco di Roma del PD Roberto Gualtieri, la senatrice del PD Monica Cirinnà, la consigliera regionale della Lista Zingaretti Marta Bonafoni, il capogruppo di +Europa Radicali al Consiglio regionale del Lazio Alessandro Capriccioli e molti altri esponenti di movimenti e sindacati.

Nella capitale l’organizzazione del Pride è a cura del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. Lo striscione di apertura sarà “Orgoglio e Ostentazione”, ma subito dopo sarà il momento di un cartello in risposta alle obiezioni del Vaticano: “Per la laicità dello Stato aboliamo il concordato”. Claudio Mazzella, portavoce del Roma Pride ha spiegato: “Giochiamo con la frase orgoglio e pregiudizio scegliendo la parola ostentazione, di cui sempre ci accusano. Noi vogliamo scendere in piazza mostrando i nostri corpi, la nostra stravaganza, mostrando chi siamo anche per tutti coloro che non hanno il coraggio di farlo. Ma anche per dire che pretendiamo uno stato laico senza ingerenze per proseguire il percorso verso l’emancipazione e la parità di diritti“.