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Primarie PD, si fa accesa la lotta tra i candidati: Bonaccini è primo, ma potrebbe accadere l'inaspettato

Primarie PD

I dati parziali delle primarie del PD parlano molto chiaro: Stefano Bonaccini è virtualmente in testa. Intanto scoppia il caso delle tessere gonfiate.

Sono giorni particolarmente caldi per il Partito Democratico. Migliaia di elettori in tutta Italia si stanno pronunciando sulla scelta del futuro segretario del partito. Da una proiezione parziale, aggiornata alle 19 dai circoli PD, emerge un primo posto virtuale di Stefano Bonaccini. Il presidente della regione Emilia-Romagna risulta essere in testa con 7.760 voti, che corrisponde ad un 50,22% dei votanti.

Insegue Elly Schlein con il 36,37% e  5.619 voti, mentre staccano nettamente Gianni Cuperlo (1.333 voti e 8.63% di share) e Paola De Micheli (645 e 4.17%). Al netto di questi risultati incoraggianti per il comitato di Bonaccini, non è escluso che possano esserci delle sorprese. 

Primarie PD, è sfida a colpi di voti

Il portavoce nazionale Marco Furfaro, in una nota stampa ha sottolineato che la partita dei voti non è ancora finita: “Altri avevano i sondaggi, noi abbiamo sale, teatri e piazze stracolme ogni giorno che passa. Sapevamo che stava montando un’onda incredibile di entusiasmo e partecipazione ed è arrivata nel voto. Siamo al 40,8%, a 6,5% da Bonaccini (47,3%) su 14mila voti monitorati. Un’onda arrivata anche tra gli iscritti e le iscritte. Forse qualcuno pensava di aver gia’ vinto, i dati dimostrano che c’e’ una voglia di cambiamento inarrestabile e che ci riempie di gioia”. 

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Nel frattempo il PD si è ritrovato a sbrogliare una matassa di troppo. La vicenda delle tessere gonfiate in Campania è diventata un vero e proprio caso. Basti pensare che nella sola Sessa Aurunca è stato segnalato un boom di iscrizioni (854 tessere su 1300 voti) . Dalla senatrice Susanna Camusso sono arrivate dure parole nei confronti del presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliverio. L’uomo sta supportando la canditatura di Bonaccini: “A Sessa Aurunca, proprio il paese natio di Oliviero, c’è stato un boom di tesseramenti”.

Ha infine aggiunto: “È con questo modo di fare che il Pd non va avanti, con questi metodi, non mi meraviglia che in certe località ci sia questa discrepanza tra nuovi tesserati e storici risultati elettorali del nostro partito”.