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Primarie Pd, trovato l’accordo sul voto online: sarà consentito solo in alcuni casi specifici

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Raggiunto l'accordo sul voto online proposto da Elly Schlein in vista delle primarie del Pd: dopo una lunga discussione, si è trovato un punto d'incontro.

Raggiunto in extremis l’accordo sul voto online per le primarie del Pd: la modalità di voto proposta dalla candidata Elly Schlein è stata accettata ma solo in alcuni casi specifici.

Primarie Pd, trovato l’accordo sul voto online: sarà consentito solo in alcuni casi specifici

La direzione nazionale del Partito democratico era prevista per le 12:00 di mercoledì 11 gennaio ma è stata rimandata di cinque ore. Prima, era necessario sciogliere il nodo sulle modalità di voto per eleggere il nuovo segretario dem. Sulla questione, negli ultimi giorni, si è scatenata una dura polemica all’interno del partito dopo la proposta della candidata alla segreteria Elly Schlein di consentire non solo il voto ai gazebo ma anche il voto online. L’accordo è stato infine raggiunto poco prima della 19:00, come annunciato dagli staff dei candidati.

Secondo quanto riferito, si è optato per una soluzione ibrida. Il voto online, infatti, sarà consentito esclusivamente agli elettori impossibilitati a raggiungere il seggio per lontananza, studenti, anziani, persone con disabilità, lavoratori fuori sede o che risiedono all’estero.

Anche se il voto da remoto viene consentito ai cittadini che non si sarebbero potuti presentare alle urne per motivi di salute o logistici, le regole da adottare e seguire sono ancora indefinite. A stabilire le norme sarà la Commissione nazionale per il congresso, organo eletto durante la direzione che si sta tenendo al Nazareno.

Le reazioni

Uno dei primi che ha commentato l’accordo raggiunto è stato il senatore Alessandro Alfieri, coordinatore della campagna di Stefano Bonaccini. “Il buonsenso prevale, il Pd è come una grande famiglia, quando ci sono le sfide più importanti si ritrova. Ci si confronta, si discute anche animatamente, ma questa è la differenza rispetto agli altri partiti”, ha detto. “Nei partiti personali decide una persona per tutti, quando vuoi stare in una grande comunità democratica si discute. Ci si impiega un po’ di più, ma a quello non vogliamo rinunciare. Le regole del gioco sono importanti, non si scherza. Anche sull’online ci vuole una piattaforma sicura, ci vuole lo Spid. Prendiamoci qualche minuto in più, ma facciamo le cose per bene”.

A spingere affinché gli elettori potessero esprimere la propria preferenza non solo ai gazebo ma anche online era stata, nei giorni scorsi, la candidata alla segreteria Schlein. Gli altri candidati si erano subito detti contrari, a partire da Bonaccini e dai suoi sostenitori. La sua vice in corsa per la segreteria, Pina Picierno, infatti, si era duramente scagliata contro il modello 5S invocato dall’avversaria, tuonando: “Un partito che non ha radicamento sul territorio, che non ha circoli dove i militanti si ritrovano e discutono e non fa le feste dell’Unità, ma che vota online c’è già, ma non è il nostro. Noi vogliamo partecipazione e coinvolgimento dei nostri iscritti e dei nostri elettori: ma che sia reale, non virtuale”.