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Il primo bagnetto è troppo caldo: neonato ustionato

sala parto

Il bimbo ha riportato un'ustione di secondo grado sul 20% del corpo, ma non rischia la vita. È stato poi trasferito al Cardarelli di Napoli.

Un’ustione di secondo grado a pochissime ore dalla nascita: è successo a un neonato nella serata di lunedì 28 maggio all’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona a Salerno, e il tutto sarebbe stato causato da un errore umano. Il bambino appena nato è stato sottoposto al primo bagnetto ma a causa della temperatura dell’acqua troppo elevata ha riportato un’ustione di secondo grado che coprirebbe circa il 20% del suo corpo. L’operazione, effettuata di routine sui neonati, prevedeva il lavaggio della vernice caseosa, un rivestimento lubrificante che durante la gravidanza protegge il feto dal liquido amniotico, che potrebbe creare dei danni alla cute. Il piccolo, che non era in pericolo di vita, è stato poi trasferito all’Ospedale Antonio Cardarelli a Napoli per curare le ustioni ricevute.

Bagnetto troppo caldo, neonato ustionato

Un’operazione compiuta d’abitudine dopo ogni parto, complicata però da un errore o una disattenzione che potevano portare a un dramma fortunatamente non realizzatosi. È accaduto durante la sera di lunedì 28 maggio a Salerno, nel reparto di neonatologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, dove un bimbo appena nato ha subito un’importante ustione.

Nato soltanto da poche ore, il neonato era stato portato dalle puericultrici nel Rooming Inn, dove gli stavano facendo il primo bagnetto. La procedura è richiesta di prassi al fine di lavare e rimuovere la vernice caseosa, quella pellicola da cui il bambino è ricoperto durante la gravidanza e che serve a proteggerlo dal liquido amniotico e dal rischio di macerazione della sua cute.

Durante l’operazione, però, la pelle del piccolo ha cominciato a cambiare colore: si pensava inizialmente a una reazione allergica, solo in un secondo momento ci si è invece resi conto che l’acqua utilizzata era evidentemente troppo calda. In seguito a un consulto col chirurgo pediatrico della struttura, è stato deciso di trasportare il neonato all’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli, specializzato in questi casi.

Il neonato ha riportato un’ustione di secondo grado che copre il 20% del suo corpo e interessa i glutei e la parte alta degli arti inferiori.

La nota e le scuse dell’ospedale

La struttura salernitana ha immediatamente aperto un’indagine interna per stabilire i responsabili dell’episodio, e ha pubblicato una nota in cui spiegava quanto accaduto e rassicurava che “le condizioni del bambino sono stabili, è in culla termica, respira autonomamente e si alimenta da solo”.

Sono arrivate prontamente anche le scuse rivolte alla famiglia dal Direttore Generale dell’Ospedale Giuseppe Longo: “Non si tratta di un atto formale ma di un atto sostanziale: sono eventi che non dovrebbero mai capitare. Purtroppo, invece, è capitato un errore umano il che significa che ci sono delle vere e proprie responsabilità. L’Azienda procederà in tempi molto rapidi ad individuare gli eventuali responsabili ed attivare la commissione disciplinare”.

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