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Processo Ex Ilva: fratelli Riva condannati a 20 e 22 anni, 3 anni e mezzo a Nichi Vendola

ilva incontro governo

Arriva la sentenza del processo Ambiente svenduto per l'ex Ilva di Taranto: condannati a 20 e 22 anni i fratelli Riva e a 3 anni e mezzo Nichi Vendola.

Il processo Ambiente svenduto sull’ex Ilva di Taranto è arrivato – dopo cinque anni e una camera di consiglio durata oltre dieci ore – ad emmettere il suo verdetto: condannati a 20 e 22 anni i fratelli Riva (ex proprietari e amministratori dello fabbrica pugliese) e a 3 anni e mezzo Nichi Vendola, ai tempi ai vertici della politica della Regione Puglia.

Ex Ilva condannati i fratelli Riva e Vendola

A leggere il dispositivo è stata la presidente della Corte d’Assise Stefania D’Errico con i 47 imputati del processo (44 persone e 3 società: Ilva in amministrazione straordinaria, Riva Forni elettrici ed ex Riva Fire) che rispondono dei reati di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro. Il pubblico ministero, Mariano Buccoliero, aveva chiesto 35 condanne per un totale di 400 anni di reclusione, le più gravi proprio per i fratelli Riva. Nello specifico si trattava di 28 anni per l’ex amministratore e proprietario Ilva Fabio Riva, di altri 28 anni per Luigi Capogrosso e Girolamo Archinà, rispettivamente ex direttore del siderurgico di Taranto e consulente dei Riva incaricato di relazioni istituzionali. Per l’altro fratello Riva, Nicola, la richiesta era invece di 25 anni. L’ex direttore siderurgico di Taranto, Adolfo Buffo, avrebbe dovuto scontare per il pm 20 anni, mentre per l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, erano stati chiesti 5 anni.

Condannati i Riva e Vendola per il processo ex Ilva

Quella dello stabilimento ex Ilva è tutt’ora una ferita aperta nel capoluogo pugliese di Taranto, dove molti sono morti a causa dell’inquinamento prodotto dallo stabilimento e altrettanti altri sono costretti giornalmente a lavorare nello stesso per poter sopravvivere. Un connubio tra lavoro e salute che comincia ora a dare dei risvolti legali importanti.

Condannati i Riva e Vendola per Ilva

A luglio del 2012 era stato aperto il primo processo Ilva a seguito del sequestro degli impianti dell’area a caldo della fabbrica. Lo stesso procedimento giudiziario era stato annullato nel 2015 per errori nei verbali dell’udienza preliminare e si ero reso necessario dar vita ad una altro processo nel 2016. In molti, nel corso di questi anni, si sono costituiti parte civile e hanno avanzato una richiesta di risarcimento totale di 30 miliardi.