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Processo Open Arms, Oscar Camps: "Mi aspetto giustizia"

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Milano, 24 mar. (askanews) - "A nessuno piace avere 80 morti dietro la porta di casa, è un peccato, ma stiamo assistendo a un disprezzo per la vita come mai prima d'ora in Europa". A parlare è il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, oggi testimone nel processo in cui è imputato il leader della ...

Milano, 24 mar. (askanews) – “A nessuno piace avere 80 morti dietro la porta di casa, è un peccato, ma stiamo assistendo a un disprezzo per la vita come mai prima d’ora in Europa”. A parlare è il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, oggi testimone nel processo in cui è imputato il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvin.

“Penso che non dovremmo permettere che questo continui ad accadere – ha sottolineato – Tutte le vite contano, tutte le alleanze difendono la tutela della vita umana in mare, di ogni vita umana in mare, non solo quella occidentale, ma tutti sono uguali. E non sta accadendo, stiamo stravolgendo le convenzioni internazionali, stiamo pervertendo il diritto marittimo internazionale, e questo è molto grave e deve finire. Speriamo che la giustizia italiana ponga fine a questa situazione”.

Cosa si aspetta da questo processo? “Giustizia – ha risposto Camps – E che si ponga fine una volta per tutte a questo disprezzo per la vita. Il vero problema è proprio la mancanza di aiuti in mare. Lo abbiamo visto nel 2016, lo abbiamo visto nel 2017 e dal 2018 è cambiato tutto. La politica in Italia è cambiata, il governo è cambiato, l’atteggiamento della Guardia Costiera è cambiato e le navi umanitarie sono diventate il grande nemico dell’Italia e sembra che siamo responsabili di tutti i problemi del Paese.